Negli ultimi anni è emersa una nuova generazione di fedeli che mescola sacro e profano, spiritualità ed estetica, Bibbia e Sabrina Carpenter, social e Chiesa. Giovani che, forse, cambieranno il modo di intendersi cattolici.
Gli australiani non vogliono Carlo sulla banconota da 5 dollari
Re Carlo III ha molti problemi da risolvere. Per esempio: il Fondo monetario internazionale che prevede una recessione per il Regno Unito, nonostante le altri grandi economie del pianeta stiano tutte vivendo un periodo di crescita. Poi: Harry che forse non si presenterà all’incoronazione, nonostante Carlo stia facendo di tutto per organizzare una reunion delle sue (di Harry) adorate Spice Girls apposta per la regale occasione. Infine, ora ci si mette anche la Banca centrale australiana, che ha annunciato che il nuovo sovrano d’Inghilterra non comparirà sulla banconota da cinque dollari del Paese del Commonwealth. Sulle banconote di questo taglio già in circolazione c’è un ritratto della defunta regina Elisabetta e, dopo la morte della sovrana, si è ovviamente presentata l’impellenza di un rinnovo dell’illustrazione. In molti pensavano che la scelta ovvia fosse il neo re d’Inghilterra, e invece gli australiani hanno deciso che la nuova banconota da cinque dollari sarà un omaggio «alla cultura e alla storia» degli indigeni australiani.
This is a massive win for the grassroots, First Nations people who have been fighting to decolonise this country. First Nations people never ceded our Sovereignty to any King or Queen, ever. Time for a Treaty Republic! pic.twitter.com/J4LjyFXwUe
— Senator Lidia Thorpe (@SenatorThorpe) February 2, 2023
«Questa decisione della Banca centrale è conseguenza di consultazioni con il governo australiano, che è d’accordo con il cambiamento», ha precisato la Banca in un comunicato stampa con il quale si spiega la decisione. Si parla di cambiamento perché, da tradizione, la banconota da cinque dollari è l’unica tra le monete cartacee australiane “illustrata” con il volto del monarca o della monarca inglese. Stando a quanto riporta Bbc, ancora non è stata decisa una data entro la quale sarà presentato il nuovo design della moneta né una entro la quale la stessa entrerà in circolazione. Nel frattempo, però, i politici rappresentati delle comunità aborigene si sono già detti molto soddisfatti della decisione della Banca centrale e del governo. Lidia Thorpe, senatrice dei Verdi e appartenente alla popolazione dei DjabWurrung Gunnai Gunditjmara, ha detto che «questa è una grande vittoria per i movimenti che hanno combattuto per la decolonizzazione del Paese». La decisione di cambiare il design della moneta da cinque dollari segue una simile presa nel 2021, quando il governo decise di cambiare l’inno, eliminando i versi che definivano il Paese «giovane e libero», in un tentativo di riconoscere gli indigeni australiani come una delle più antiche civiltà della Terra.

Negli anni diversi collettivi e associazioni hanno deciso di investire nei luoghi d'origine dai quali, quasi sempre, si decide di andare via. L'obiettivo è cambiare finalmente il modo in cui viviamo e, soprattutto, raccontiamo la provincia.