Cose che succedono | Cinema

Il nuovo film di Scorsese è tra i più applauditi nella storia di Cannes

Dopo tre ore e ventisei minuti di film, gli spettatori del Festival di Cannes hanno comunque trovato l’energia per applaudire Killers of the Flower Moon (presentato fuori concorso) per ben 9 minuti. Il ritorno di Scorsese dietro la macchina da presa dopo quattro anni (The Irishman è del 2019) vanta un cast che ha sicuramente influenzato la reazione del pubblico: Robert De Niro, Leonardo DiCaprio e Brendan Fraser. Come ha spiegato Variety stilando una classifica degli applausi più lunghi del festival, infatti, le ovazioni di Cannes non sono un fenomeno del tutto spontaneo, ma si basano su questioni tecniche che hanno molto a che fare con gli attori e le attrici: al termine di ogni proiezione c’è una troupe televisiva che registra i loro volti e li proietta sul grande schermo del Palais in tempo reale. Di conseguenza, più a lungo durano le riprese della telecamera, più può continuare un applauso. Se poi un attore o un’attrice si commuove o saluta la folla, gli applausi aumentano d’intensità e di durata. Un cast più importante o più numeroso di solito crea un’ovazione più lunga, perché la telecamera si ferma più a lungo su ogni persona. Detto ciò, ovviamente, anche il film ha la sua importanza. Se il pubblico l’ha amato, cercherà di mostrare il suo entusiasmo applaudendo più a lungo possibile, e la storia di Cannes ci ricorda che 9 minuti non sono neanche poi così tanti.

L’ovazione più lunga in assoluto, infatti, durò ben 22 minuti: a scatenarla fu Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro, il classico horror fantasy del 2006, vincitore di tre Oscar, definito da Variety «una fiaba nemmeno lontanamente destinata ai bambini, questo affascinante dramma magico-realista è un’interpretazione sinistra di Alice nel paese delle meraviglie sullo sfondo della devastante guerra civile spagnola». Al secondo posto, con 20 minuti di applausi, si posiziona Fahrenheit 9/11, il secondo documentario di Michael Moore a conquistare il pubblico del festival, due anni dopo Bowling for Columbine, che nel 2002 venne applaudito per 13 minuti. Tra i film più applauditi c’è anche il controverso The Neon Demon, che ha lasciato interdetti perfino i fan più entusiasti di Nicolas Winding Refn, ma a quanto pare non il pubblico del festival che nel 2016 andò avanti a battere le mani per 17 minuti. Tra gli attori più applauditi nella stessa edizione, quella del 2012, c’è Matthew McConaughey: 18 minuti per Mud di Jeff Nichols e 15 minuti per Paper Boy di Lee Daniels. Si scende a “solo” 12 minuti per Elvis del 2022, 11 per Inglorious Basterds del 2009 e 10 per Carol del 2015 e BlacKkKlansman del 2018. Tra i meno applauditi c’è appunto l’ultimo lavoro di Scorsese, seguito soltanto da Triangle of Sadness, che l’anno scorso ha ricevuto un’ovazione di 8 minuti, oltre a diversi walk out: ma non è niente in confronto all’ultimo film di Ruben Östlund, The Entertainment System Is Down, che secondo quando dichiarato dal regista stesso, farà scappare il pubblico dalla sala.