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21:24 lunedì 29 dicembre 2026
C’è un’associazione simile agli Alcolisti Anonimi che aiuta le persone dipendenti dall’AI Si chiama Spiral Support Group, è formato da ex "tossicodipendenti" dall'AI e aiuta chi cerca di interrompere il rapporto morboso con i chatbot.
I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Il primo grande tour annunciato per il 2026 è quello di Peppa Pig, al quale parteciperà pure Baby Shark La maialina animata sarà in tour in Nord America con uno show musicale che celebra anche i dieci anni di Baby Shark.
Bolsonaro è stato ricoverato d’urgenza per un singhiozzo che andava avanti ininterrottamente da 9 mesi Il singhiozzo cronico dell'ex Presidente si è aggravato durante la detenzione in carcere, rendendo necessario il ricovero e anche la chirurgia.
Il thread Reddit in memoria di Brigitte Bardot è stato chiuso subito perché quasi tutti i commenti erano pesanti insulti all’attrice Accusata di essere una lepenista, islamofoba, razzista, omofoba e classista, tanto che i moderatori hanno deciso di bloccare i commenti.
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.
È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.

L’insostenibile leggerezza della cannabis

All’indomani della sentenza della Cassazione che proibisce la “cannabis light”, una selezione di articoli su come sono cambiati il mercato e la percezione delle canne nell’ultimo decennio.

01 Giugno 2019

L’ultima sentenza della corte di Cassazione, di cui è parlato molto in questi giorni, stabilisce che vendere “cannabis light” in Italia è illegale, interpretando in maniera molto restrittiva la legge 242 del 2016 che permetteva invece la vendita di prodotti contenenti una minima percentuale di THC (tra lo 0,2 e lo 0,5 per cento), ovvero il Delta-9-tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della marijuana. Prendendo come riferimento il Testo unico delle droghe, la Cassazione ha inoltre stabilito che la vendita è ammessa solo nel caso in cui i prodotti siano «in concreto privi di efficacia drogante». Ora, però, nasce il problema di tutti gli esercizi che hanno aperto in questi anni specializzandosi proprio nella cannabis light: che fine faranno? Come segnala Il Post, «La legge del 2016 aveva consentito la nascita di circa 1.500 aziende specializzate in “cannabis light”, per un giro d’affari da circa 150 milioni di euro all’anno». Con l’inasprimento del governo nei confronti della tematica – Matteo Salvini ha fatto della lotta alla 242 una delle sue battaglie personali – l’Italia sembra dunque voler rinunciare a un mercato che in altri Paesi, America in primis, si sta allargando sempre di più. Soprattutto grazie a un cambio di immagine targato West Coast: abbiamo raccolto alcuni articoli che raccontano il nuovo volto delle canne.

“Can CBD Really Do All That?”The New York Times
L’articolo definitivo sulla questione l’ha scritto Moises Velasquez-Manoff sul Nyt, in cui analizza la storia, gli effetti, lo sviluppo e i cambiamenti che il consumo e la vendita di marijuana hanno attraversato negli anni, soffermandosi in particolar modo sulle sue (reali o millantate) proprietà benefiche. Ma come è possibile che una sola famiglia di molecole possa essere la risposta a così tante malattie, dai disturbi dello spettro autistico al tumore al cervello, come gli studi più recenti sembrano suggerire? Si tratta di ricerche ancora in fase preliminare, certo, ma oggi sempre più scienziati sono convinti che molti disturbi cronici, anche se sembrano distinti tra loro, sono caratterizzati «da disfunzioni nelle stesse poche vie». «L’infiammazione e lo stress ossidativo – scrive infatti Velasquez-Manoff – si verificano nella schizofrenia, nei disordini metabolici, nelle malattie cardiache e in altri disturbi. La magia terapeutica del CBD e, in alcuni casi, del THC potrebbero derivare dal modo in cui, modificando il sistema endocannabinoide, spingono il corpo lontano dalla malattia verso lo stato non irritato che gli scienziati chiamano “omeostasi”».

“Is Marijuana as Safe as We Think?”The New Yorker
In quest’articolo, Malcom Gladwell analizza i risultati di uno studio della National Academy of Medicine uscito nel gennaio 2017 e perlopiù ignorato dai media. Il motivo è semplice: la ricerca non contiene grandi novità rispetto alle cose che già conoscevamo – e cioè che la cannabis potrebbe avere degli effetti positivi su molti disturbi cronici – perché, in sostanza, rileva la preoccupante mancanza di studi in proposito. Servono studi adeguati sugli effetti della cannabis su bambini e adolescenti, donne incinte e madri che allattano al seno e sulla popolazione più anziana, su quelle categorie, insomma, che vengono definite come “consumatori pesanti” di cannabis. Mentre per qualsiasi farmaco tutte queste informazioni vengono raccolte già nei test preliminari, con la marijuana non è così: «è difficile studiare una sostanza che fino a non troppo tempo fa era considerata universalmente illegale».

“Where cannabis investors see the next big wave? In precision dosing”TechCrunch
Come spiega Connie Loizos in questo articolo, molte donne sono in cerca di una sostanza ricreativa che non provochi gli stessi danni delle bevande alcoliche, nei confronti delle quali il corpo femminile reagisce molto peggio rispetto a quello degli uomini. Sono sempre di più i prodotti che si propongono di facilitare la consumazione di dosi piccole e controllate di Thc, calibrate in base all’esigenza (dormire, calmarsi, eccitarsi, ecc.). Le donne e gli anziani stanno reagendo molto bene al rilancio della cannabis, il che significa nuove opportunità di investimento, tra cui quella di sfruttare le “canne legali” come un’interessante alternativa all’alcool.

“The Healthyish Guide to Cooking With, Eating, and Truly Enjoying Weed” – Bon Appétit Magazine
In collaborazione con Broccoli, il magazine indipendente dedicato alle donne che consumano cannabis che unisce un’estetica a prova di Instagram e una filosofia dell’empowerment al femminile, Bon Appétit ha realizzato una bellissima guida per utilizzare al meglio la marijuana in cucina, dal burro alla cannabis fino alle carotine aromatizzate. Se avete in mente pastosi brownie impastati con farine industriali cambierete immediatamente idea: la nuova immagine salutista della weed passa anche per queste ricette super chic.

“I miss the bad weed”The Outline
Un’ode all’erbaccia di bassa qualità che ci fumavamo da ragazzini che oggi potremmo considerare, come suggerisce Sam Eichner, “il vinile della marijuana ricreativa”. In questo pezzo, molto divertente, Eichner rimpiange l’erba schifosa composta di foglie secche e friabili che conservavamo in logore buste di plastica, quella che secondo lui rappresenta «la purezza scadente di un’epoca passata» e si scaglia contro l’erba di oggi, purificata della sua patina “dannata”, sana e instagrammabile.

The New Normal – A Short by Spike Jonze – MedMen
Il regista Spike Jonze ha realizzato un corto per MadMen, l’azienda californiana specializzata in cannabis, in cui racconta brevemente la storia della sostanza in America.

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