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07:35 mercoledì 9 luglio 2025
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

Camerette — Iris Humm

La prima puntata di una rubrica su Instagram: Barcellona, spiagge, pranzi con gli amici.

27 Ottobre 2015

Camerette è una rubrica di brevi interviste a profili Instagram. È caratterizzata da alcune domande standard, come un questionario, e da altre (evidenziate in blu) che variano da puntata a puntata.

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La prima volta che ho visto Iris, non so perché lo ricordo così bene, avevo circa diciassette anni, ed era nella biblioteca del liceo che frequentavamo, a Milano. Stavo ordinando dei libri, lei ne stava leggendo altri, al tavolo bianco di quella biblioteca. Doveva essere il 2003. Aveva quindici anni. Oggi Iris Humm fa la fotografa e vive a Barcellona. Il suo account Instagram è uno dei miei preferiti in assoluto. Di ogni foto mi colpiscono i colori e la composizione, che è quasi sempre complessa, ricca di elementi umani e non: piante, palazzi, complementi d’arredamento, fontane, automobili. Ci sono moltissime scene di interni, in case inondate dal sole. Quasi pare che fotografi soltanto d’estate, e soltanto in giornate di sole. Sembra che fotografi soltanto persone felici, persone che pranzano, e come scrive Joan Didion in Democracy, a volte si può essere felici soltanto nelle case prese in affitto, e durante i pranzi.

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Cosa ti piace fotografare di più?

Per anni ho scattato quasi solo ritratti, ora fotografo anche paesaggi e qualche interno.

Che rapporto fotografico hai con la città in cui vivi?

È stato grazie a Instagram che ho ripreso a fare foto regolarmente, e Barcellona, dove scatto di più, è una delle mie città preferite da fotografare. Spesso fotografo la bellissima piazza su cui si affaccia casa mia, Plaça Sant Felip Neri, dove quasi ogni giorno succede qualcosa di strano. Conosco talmente bene il mio quartiere da sapere a che ora ci sarà la giusta luce in una certa via. E poi, Barcellona è sul mare, e al mare c’è sempre qualcosa di interessante da fotografare.

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Se guardi le tue foto dall’alto, cosa vedi, che sensazioni ti danno?

È come un diario, sono i miei ricordi su carta (o schermo). Mi fanno sempre venire un po’ di nostalgia.

Una delle mie foto preferite è questa, fatta a Tossa del Mar. Mi piace quanto dialogano bene la didascalia, quel «last day in Tossa», e la luce che sembra quella bianca di un cielo nuvoloso, le sedie e i tavoli bianchi e blu vuoti sulla spiaggia, le canoe appoggiate alla roccia, e quella coppia che si fa una foto in basso a sinistra. Me la racconti?

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Era luglio, eravamo a Tossa de Mar con degli amici e avevamo deciso di fare una camminata prima di cena: dopo quasi un’ora siamo finiti in cima a una collina (roccia? Come si chiama? Aiuto?) che dava su quella spiaggia. Il sole era appena tramontato, in spiaggia erano rimasti gli ultimi bagnanti della giornata e al baretto si stavano preparando per il turno serale. Anna, la cugina del nostro amico, stava lavorando proprio in quel bar come tutte le estati. Nella foto non si vede bene, ma stava appoggiando una candela sopra ogni tavolo. L’abbiamo chiamata sperando che alzasse lo sguardo. Ma eravamo troppo lontani.

C’è qualche modello a cui ti ispiri?

Martin Parr, soprattutto i suoi primi lavori in bianco e nero. Alec Soth, Alex Webb, Richard Mosse, Sophie Ebrard, Mustafah Abdulaziz.

Uno dei tuoi profili preferiti?

salvalopezlvis.cayosigo_yosigocgbp, e theheavycollective e fotografiamagaz per scoprire nuovi fotografi.

Fotografi molto anche un lago, credo stia in Svizzera. È un luogo in cui vai spesso, a cui sei legata?

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È in Svizzera, ci sono legatissima. La casa l’ha ereditata mio papà negli anni ottanta, e ci andiamo ogni estate da quando sono nata. È un posto dove il tempo si è fermato tanto tempo fa. Non è cambiato nulla da quando sono bambina: la temperatura gelida del lago, il melo in giardino, le cene in veranda e la stessa trasmissione radio sempre in sottofondo.

Cosa vuoi fare da grande?

Più foto, più viaggi e più progetti.

Pensi a Instagram come a un lavoro, o qualcosa di simile a un lavoro?

È un buon mezzo di auto-promozione. Tramite Instagram mi sono stati proposti vari lavori e qualche collaborazione. Lo aggiorno regolarmente, ma non lo vedo come lavoro in sé.

 
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Qual è la percentuale tra quello che fotografi e quello che posti?

Fotografo tanto. Posto un po’ meno.

Piatto preferito

Che domanda difficile. Pasta alla norma?

Libro preferito

Ultimamente ascolto solo un podcast: “This American Life” di Ira Glass.

Città preferita

Per adesso, Barcellona.

Ci sono molte fotografie di persone riunite in scene “a tavola” nelle tue foto. Sembra una vita fatta di pranzi, o ozio in casa, con un sacco di amici, in case piene di luce, o terrazze con piscine gonfiabili. Sembra una vita bella, felice.

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Barcellona è a due passi dal mare e dalla montagna, quasi ogni weekend andiamo fuori città. E ci piace mangiare bene! Proprio la settimana scorsa, con amici, abbiamo preso in affitto una casa in campagna per tutto l’anno prossimo. Con un orto in giardino e una dozzina di galline. Molte più foto di case e pranzi in arrivo. E uova bio!

Segui qui Iris Humm

(e qui Studio)

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