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14:47 sabato 15 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Un orologio di New York che segnava l’ora, adesso segna quanto ci manca prima che il cambiamento climatico ci ammazzi tutti

21 Settembre 2020

Quando 20 anni fa a campeggiare su Union Square venne messo il “Metronome”, un’opera d’arte composta da alcuni elementi tra cui un gigantesco orologio digitale le cui prime sette cifre a sinistra indicano l’ora attuale, mentre quelle sulla destra che vanno al contrario il tempo rimanente della giornata, non mancarono le polemiche. Non mancano nemmeno ora che altri due artisti hanno rimesso mano all’opera di Andrew Ginzel e Kristin Jones, utilizzando la loro creazione per dare vita a qualcosa di nuovo: un orologio che invece di misurare i cicli di 24 ore della giornata, misuri il tempo che, secondo Gan Golan e Andrew Boyd, ci manca prima che il cambiamento climatico causi danni irreversibili, portando alla fine dell’umanità.

“La Terra ha una scadenza” è apparso sul display del gigantesco orologio lo scorso sabato 19 settembre. E poi una serie di numeri: 7: 103: 15: 40: 07 – che rappresentano gli anni, i giorni, le ore, i minuti e i secondi che ci resterebbero prima che ogni cosa sia irrecuperabile. Per il calcolo, Golan e Boyd si sono affidati a quello del Mercator Research Institute di Berlino sui cambiamenti climatici. «Questo è il nostro modo per gridare quel numero dall’alto, facendo comprendere perché dobbiamo agire e fare in fretta», ha detto Golan poco prima che l’orologio iniziasse a ticchettare. Come riporta il New York Times, il “Climate Clock” sarà visibile fino al 27 settembre, al termine della settimana dedicata al clima. Gli artisti affermano però che vorrebbero che il gigantesco orologio venisse utilizzato in modo permanente da un’altra parte. «Questa è probabilmente la serie di numeri più importante al mondo», ha detto Boyd. «E un monumento è spesso il modo in cui una società mostra ciò che è rilevante in quel preciso momento storico», ha aggiunto Golan.

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