Hype ↓
04:32 martedì 2 dicembre 2025
È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop Si è spento a ottantotto anni uno dei drammaturghi inglesi più amati del Novecento, che ha modernizzato Shakespeare al cinema e a teatro.
La Tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore delle pensioni che si era travestito da sua madre Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.
A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.

Bromance

25 Aprile 2011

La parola bromance sarebbe stata coniata dall’ex skater Dave Carnie durante gli anni ’90, per indicare l’intensità dei sentimenti – senza sfogo sessuale – che nascevano tra gli sportivi durante i periodi lontani da casa. Non lo si può definire “cameratismo” e basta, perché non va a toccare l’intera squadra: è un sistema di sostegno a due, per cui un compagno di squadra diventa la propria persona speciale; l’altro percepito come il più uguale e insieme il più complementare a te stesso. Sono cose belle. Cose romantiche, appunto.

E adesso parliamo di Hawaii Five-O.

Nel secondo episodio della serie, il poliziotto Danny si presenta non invitato a casa del nuovo collega Steve, gli porta i dolcetti per colazione, battibecca con lui su argomenti come «ti sei messo una brutta cravatta» e «sta’ attento alle briciole». Poi passano a «ma insomma, guidi sempre tu!» e «in questo rapporto le decisioni le dobbiamo prendere insieme». Il tutto a seguire di un primo episodio farcito di «tu credi di essere solo, ma non lo sei.» «Ah, no?» «No.»  (Stacco, carrellata sulle onde del mare.) Sarebbe bello alternare queste descrizioni ai reaction shot del pubblico a casa. Però, nella maggioranza dei casi, il pubblico non segue l’esempio di Cioni Mario, e accetta i due super-amici come i migliori tra gli eroi possibili. Perché sono personaggi scritti «da coppia», ma da un lato non viene coltivata la minima ambiguità sul rapporto, e dall’altro si sottolinea che sono proprio loro il cuore emotivo della storia, anche in fase promozionale: per Hawaii Five-0, uno degli spot creati dalla CBS – “Non chiamatelo bromance” – presenta tra le situazioni-tipo un perfetto estraneo che dice a Steve e Danny, «…da quant’è che siete sposati?». Per passare dalla leggerezza alla riflessione-sui-sentimenti basta cambiare la musica di sottofondo. Tutto può diventare uno scherzo tra i protagonisti: ti voglio bene, amico / ti voglio bene anch’io. O solo un momento privato tra molti, alla finale di Superbad. Il tono è lo stesso.

Questo succede in prodotti da supermercato o da prima serata, che puntano ai grandi numeri, al pubblico più ampio e variegato possibile. (Hawaii Five-0 è addirittura il reboot di un popolare poliziesco degli anni ’70.) La novità non sta nel gioco tra i personaggi, ma nel trasformare quel gioco da qualcosa che poteva esistere solo come pausa comica all’interno di una trama convenzionale (magari abbinata a un’uscita in stile «sì, mi piace il pattinaggio artistico, e allora?»: il cosiddetto Billy Elliot plot) a una formula che va bene per tutti, e che diventa il modo di raccontare l’amicizia maschile. Oggi funziona così, punto. E se in passato poteva nascere un’atmosfera alla “tranquilla serata senza donne”, queste storie di donne in scena ne portano, e nemmeno poche: ci trovate colleghe, sorelle, figlie, amiche, aiutanti. Forse il bromance è un semplice trucco di scrittura per liberarsi di personaggi-zavorra come la fidanzata o la moglie, spesso anonimi, difficili da caratterizzare in poco spazio. Forse, anche se non sarà stato l’obiettivo iniziale, serve a portare avanti un’idea di nakama (in giapponese “compagno”, “alleato”), in cui i forti legami platonici tra i personaggi rispecchino il senso di vicinanza degli spettatori o dei lettori tra loro. Una comunità per una comunità. E allora, per un certo pubblico femminile, il bromance potrà diventare l’equivalente della fascia protetta. Che bello, qui nessuno urla, nessuno è geloso, nessuno minaccia castrazioni, nessuno fa shopping. Finalmente posso tirare un po’ il fiato.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.