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23:14 giovedì 20 novembre 2025
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.

È stata annunciata la shortlist del Booker Prize 2021

15 Settembre 2021

Secondo il Guardian ieri sono seguite varie controversie all’annuncio dei sei libri che ce l’hanno fatta a finire nella shortlist del Booker Prize, che premia il migliore romanzo in lingua inglese pubblicato in Inghilterra o Irlanda tra l’1 ottobre 2020 e il 30 settembre 2021 e il cui vincitore verrà poi annunciato il 3 novembre in diretta su Bbc. Per il Financial Times, invece, «se c’era una controversia era che non c’era nessuna controversia», riferendosi allo scorso anno, quando in shortlist c’erano quasi esclusivamente romanzi di scrittori esordienti. Molti si sono lamentati del fatto che ci fosse un solo autore britannico nella selezione finale, Nadifa Mohamed, nominato per il suo The Fortune Men, dove racconta la storia di un pescatore senegalese nel Galles.

Durante l’annuncio della longlist la presidentessa della giuria, Maya Jasanoff, aveva detto di aver scelto «gli autori che da anni stanno lavorando con degli standard altissimi», cioè nomi già affermati, come erano il premio Nobel Kazuo Ishiguro e Rachel Cusk, che però non sono rientrati nella shortlist per vincere il premio da 50 mila sterline. «Alla fine dobbiamo perdere dei grandi titoli mentre eleviamo altri grandi titoli», ha spiegato la presidentessa, rivolgendosi poi alla polemica sulla nazionalità degli autori: «È interessante quanta attenzione sia stata data ai passaporti degli autori quando la letteratura è sempre stata qualcosa che supera i confini. Trovo incredibile che nel 21esimo secolo ancora si parli di quello che era l’impero inglese come un contenitore dentro al quale pensare alla letteratura».

Anche Chigozie Obioma, uno dei giudici, ha affrontato la questione, sostenendo che «non guardiamo solo a quello che dicono gli scrittori, ma anche come lo dicono, quindi le nazionalità non importano. L’importante è quello che l’autore ha portato sulla pagina, la visione che ha e come l’hanno messa in pratica. Quindi se non ci sono molti scrittori inglesi, credo sia solo una coincidenza». Sono tre gli autori americani in shortlist, Patricia Lockwood col suo romanzo d’esordio No One Is Talking About This, la storia di un flaming su Twitter; Maggie Shipstead con Great Circle su una aviatrice scomparsa, e Richard Power, fresco di vittoria del premio Pulitzer, nominato ora per Bewilderment. Poi ci sono Damon Galgut, sudafricano, che nel suo nono libro, The Promise (che verrà pubblicato in Italia da Edizioni e/o), racconta della promessa non mantenuta di una donna bianca di lasciare la sua casa alla sua serva nera; e Anuk Arudpragasam, Tamil cingalese, con A Passage North, sul viaggio di un ragazzo Tamil per il funerale della nonna. Sotto, la lista completa dei candidati alla shortlist.

A Passage North, di Anuk Arudpragasam (pubblicato da Granta Books)

The Promise, di Damon Galgut (pubblicato da Chatto & Windus, in Italia verrà pubblicato da Edizioni e/o)

No One is Talking About This, di Patricia Lockwood (pubblicato da Bloomsbury Publishing)

The Fortune Men, di Nadifa Mohamed (pubblicato da Viking)

Bewilderment, di Richard Powers (pubblicato da Penguin Random House)

Great Circle, di Maggie Shipstead (pubblicato da Doubleday)

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