Hype ↓
11:16 giovedì 13 novembre 2025
È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 
Da oggi scatta il blocco ai siti porno per i minorenni, solo che al momento non è bloccato niente Dal 12 novembre i portali per adulti devono controllare l'età degli utenti con un sistema esterno e anonimo, che però non è ancora operativo.
È morto Homayoun Ershadi, leggendario attore iraniano che Abbas Kiarostami scoprì a un semaforo Il suo ruolo ne Il sapore della ciliegia lanciò una carriera iniziata per caso: nonostante il successo, non si è mai sentito un vero attore.
Papa Leone XIV ha rivelato i suoi quattro film preferiti e tra questi non ci sono né ConclaveThe Young Pope E neanche Habemus Papam e I due Papi né nessun altro film che parli di Papi.
Hbo ha annunciato che V per Vendetta tornerà, stavolta come serie tv Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.

I no-vax ce l’hanno con Carhartt per via dell’obbligo vaccinale imposto ai dipendenti

31 Gennaio 2022

«La sicurezza sul posto di lavoro per noi è in cima alla lista delle priorità, una politica che non cambierà in seguito alla recente decisione della Corte Suprema», così Mark Valade, chief executive di Carhartt, aveva commentato la sentenza della massima corte americana in merito all’imposizione dell’obbligo vaccinale per i lavoratori delle grandi aziende decisa dall’amministrazione Biden. Secondo la Corte Suprema, infatti, l’imposizione di tale obbligo va oltre i poteri garantiti dalla Costituzione all’amministrazione in carica. Dopo il pronunciamento della Corte, altre grandi aziende americane hanno cambiato la loro politica interna riguardo a vaccini e test periodici. Carhartt, invece, ha deciso di continuare sulla strada dell’obbligo vaccinale e, nei giorni successivi alla sentenza, ha inviato un messaggio a tutti i suoi dipendenti in cui si ribadiva che «una forza lavoro non vaccinata costituisce un pericolo sia per le persone che per il lavoro, un rischio che la nostra azienda non è disposta a correre».

Screenshot di quella comunicazione interna sono ovviamente finite sui social media, ed è lì che l’indignazione è cresciuta in protesta e adesso si sta trasformando addirittura in una proposta di boicottaggio. Anche grazie all’immancabile e prevedibile intervento di politici repubblicani e opinionisti conservatori, che non hanno certo perso l’occasione per ribadire le loro posizioni su vaccini, test e restrizioni anti-Covid in generale. Molly McCann, avvocata nota per le sue posizioni conservatrici, ha definito la scelta di Carhartt «incredibile per un’azienda sostenuta dagli allevatori, gli agricoltori, gli operai, etc. che hanno reso grande questo Paese e che ne hanno sempre rispettato i valori di libertà e indipendenza. Boicottate Carhartt fino a farla cedere».

Su una cosa McCann ha ragione: nell’immaginario collettivo americano Carhartt è la marca d’abbigliamento dei lavoratori. Jeff Carvalho, co-fondatore di Highsnobiety, l’ha definita «l’uniforme, o meglio ancora lo smoking, dell’industria americana». Una fama che in un pezzo uscito nel 2017 su Esquire era valsa a Carhartt il titolo di brand capace di superare le divisioni politiche. Una reputazione che, stando a quanto dice Carvalho (che è anche un collezionista di articoli Carhartt vintage) le permetteranno di superare anche questa shitstorm. In ogni caso, l’azienda non ha intenzione di tornare sui suoi passi: secondo quanto riporta la Bbc, una responsabile dell’azienda ha ripetuto che «Carhartt capisce e rispetta le differenti opinioni esistenti sulla questione, e siamo consapevoli anche del fatto che alcuni dei nostri collaboratori non sono d’accordo con la nostra politica riguardo ai vaccini. Ma rimaniamo convinti della scelta perché crediamo che i vaccini siano necessari a proteggere i lavoratori».

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.