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15:55 lunedì 15 settembre 2025
Il concerto in Vaticano per il compleanno del Papa è stato uno degli show più assurdi di sempre La collabo Bocelli-Pharrell, i Clipse primi rapper a esibirsi in Vaticano, i droni del fratello di Musk, lo streaming su Disney+ e la diretta su Tv2000: è successo davvero.
L’ultima tappa della Vuelta di Spagna è stata annullata perché 100 mila manifestanti pro Palestina hanno invaso le strade A causa delle proteste non c'è stata nessuna cerimonia di premiazione, niente passerella finale e né festeggiamenti ufficiali.
Javier Bardem si è presentato con la kefiah al collo sul red carpet degli Emmy L’attore spagnolo ha chiesto la fine del blocco agli aiuti umanitari, guidando una folta schiera di star che hanno parlato della Palestina agli Emmy.
Non se lo aspettava nessuno ma quest’anno agli Emmy è andato tutto per il verso giusto Adolescence, The Pitt, Hacks, The Studio, Severance: tutte le serie più amate e discusse dell'anno hanno vinto.
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.

Big Fat Gypsy Weddings

30 Maggio 2011

Saltiamo i preamboli, per stavolta: in Inghilterra esiste una serie TV che si chiama Big Fat Gypsy Weddings. Tale serie è INCREDIBILE.

Va in onda su Channel 4, si presenta come un documentario, promette eccitanti rivelazioni sul conto dei traveller, i misteriosi e (fin qui) riservati nomadi semi-irlandesi. Quelli che vivono nelle roulotte, si sposano tra di loro, organizzano combattimenti tra cani, e di norma vengono additati al grido di ZINGARI LADRI. Una comunità che come massima rappresentazione pubblica aveva avuto Brad Pitt in Snatch. Poi qualcuno ha scoperto che i traveller celebrano matrimoni fastosissimi – parliamo di spose che arrivano in chiesa sulla carrozza di Cenerentola, indossando abiti con luminarie cucite nei risvolti – e ha fiutato l’affare. Risultato: sette/otto milioni di spettatori a puntata, libri e DVD arrivati nei negozi il giorno delle nozze Windsor (giusto in tempo per lo special My Big Fat Gypsy Royal Wedding), una manciata di programmi fotocopia annunciati per l’autunno. Evviva.

La ricetta non era così nuova, no. “Folklore” più “segreti” più “ragazze minorenni che devono sposarsi vergini ma vanno sempre in giro in hot pants” = un sub-Jersey Shore disegnato su una minoranza che aveva già abbastanza problemi (le leggi attuali obbligano molti traveller alla fissa dimora), con un meccanismo sempre più diffuso nel documentario non solo televisivo: gli “stili di vita alternativi” vanno presentati con un taglio da freak show, per meglio rassicurare lo spettatore nelle sue magre certezze. Gypsy Weddings, però, alza il tiro. E QUANTO. Imposta il tono medio sulla modalità commessa bianca altezzosa, e sceglie una voce senza corpo spalmata ovunque a mo’ di filo conduttore, che nella sequenza pre-titoli di testa dice tutto sullo sguardo con cui verrà giudicato l’insieme. Vi mostreremo la loro cultuuura – stacco sulle chiappe di bambine che ballano dopo una comunione, età media: terza elementare; ecco cosa ceeercano queste ragaaazze alla matura età di sedici aaanni – stacco su due traveller che dicono «voglio un marito fedele». Ma dopo le nozze di Barbie scatta la tragedia. Le donne vivono chiuse in casa, le figlie vengono tolte da scuola a undici, dodici, tredici anni, il divorzio è un tabù, il tasso di violenza domestica è stimato su «più del 50% delle famiglie». Classica tattica bastone/carota, insomma: venite per gli strascichi da dodici metri e le crisi di nervi alla Bridezilla, restate per la sbirciata alla schiavitù moderna a cui sono sottoposte queste poveriiine. Compreso il cosiddetto “rituale del grabbing” (cliccate e guardate da soli), presentato come «un’antica usanza zingara» a cui nessuno potrebbe mai opporsi. Uso le virgolette e il condizionale, perché, se il tuo sguardo è quello, io dubiterò di qualsiasi bruttura tu decida di mettere in scena.

Comunque sono contenta, perché senza Gypsy Weddings – oltre a coltivare alcune vaghe illusioni sulla multiculturalità del Regno Unito – forse non avrei mai scoperto che Channel 4 adesso è una versione più populista di Italia 1 (i break pubblicitari promettevano una sfilza di Corpi imbarazzanti e Bastoniamo i negozi che vi trattano male). E soprattutto che i traveller hanno un giornale online, Traveller Times, e sono MOLTO incazzati con la serie. Ne denunciano loro le falsità oggettive, gli errori di linguaggio (canzoni pseudo-gitane montate sulle feste degli irlandesi, per cui quella musica non significa nulla), la parzialità delle scelte (viene usata sempre la parola “zingaro”, ma i soggetti in campo quasi mai sono pescati tra i Rom inglesi, tre volte più numerosi degli irlandesi). Il bullismo verso i loro figli è schizzato al cielo, gli episodi di ostilità violenta anche. E i produttori pare abbiano rifiutato la consulenza di giornalisti e attivisti interni alla comunità, usando invece come personaggio ricorrente Thelma Madine, una sarta specializzata in abiti da sposa per traveller senza esserlo lei. Sarta, peraltro, sempre introdotta dalla voce fuori campo come la sarta Theeelma: non sia mai che una Commessa Bianca Altezzosa riconosca pari diriiitti a una che nella vita fa la sguaaattera.

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