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Alla veneranda età di 183 anni (hanno iniziato a costruirlo nel 1834 e hanno finito nel 1858) l’orologio di Westminster aveva bisogno di qualche ritocco: sotto ai ferri dal 21 agosto 2017, è finalmente spuntato dalle impalcature, sorprendendo i londinesi con un aspetto completamente diverso da quello che erano abituati a vedere grazie al ripristino della combinazione di colori originale e soprattutto all’oro dei quadranti e delle lancette. Durante il restauro il meccanismo dell’orologio da undici tonnellate e mezzo è stato rimosso per la prima volta da quando era stato costruito e i 1000 pezzi che lo compongono sono stati portati via (un viaggio in ascensore di 96 metri), riparati e puliti dalla Cumbria Clock Company in un’officina nel villaggio di Dacre, vicino a Penrith.
Maybe it’s been worth the wait? pic.twitter.com/a1EpBcuMcb
— David Belle (@davidbelle_) January 11, 2022
Non è stato un restauro semplice. Il preventivo iniziale era di 18 milioni di sterline ma la cifra raggiunta alla fine dei lavori ammonta a 80 milioni di sterline: colpa dell’amianto, dei danni delle bombe della Seconda guerra mondiale e degli effetti dell’inquinamento. Ne è valsa la pena: come riportano varie testate britanniche, tra cui Time Out, i londinesi sono rimasti sconvolti dal risultato, l’orologio non era mai stato così luminoso e scintillante. È molto probabile che il simbolo di Londra venga completamente liberato dell’impalcatura in occasione del Giubileo per i 70 anni di regno della regina Elisabetta, il 6 febbraio. Le campane, che hanno suonato per annunciare il nuovo anno dopo un lungo periodo di silenzio, dovrebbero ricominciare a scandire il tempo con i loro rintocchi in primavera.

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