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17:30 giovedì 11 dicembre 2025
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è assediata non solo dai turisti, ma anche dalle truppe NATO L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
D’ora in poi su Letterboxd i film si possono anche noleggiare I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: chicche del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
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Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

A causa delle proteste dei veneziani, Jeff Bezos è stato costretto a spostare il suo matrimonio

La festa finale, prevista per il 28 giugno nella Scuola Grande della Misericordia è stata spostata all'Arsenale. Per motivi di sicurezza, pare.

24 Giugno 2025

Tommaso Cacciari, uno dei principali esponenti del movimento “No Space for Bezos”, l’ha definita «una vittoria a tavolino 3-0». Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo, Mr. Amazon, Mr. Washington Post, broligarca anziano, amico di Trump, è stato costretto a cambiare la location del suo matrimonio. Le nozze si faranno comunque e si faranno sempre a Venezia, ma non più nella Scuola Grande della Misericordia: ci si sposta tutti, sposi, sicurezza e 200 invitati all’Arsenale. Motivi di sicurezza costringono allo spostamento, pare: il proposito degli attivisti di “No Space for Bezos” di fare di tutto per impedire agli sposi di raggiungere la Misericordia, a quanto pare, è stato preso molto, molto sul serio.

Leggi anche: II matrimonio di Jeff Bezos a Venezia è la conferma che viviamo in una nuova epoca feudale

Intervistato dal Fatto Quotidiano, Cacciari ha anche confermato che la manifestazione di protesta prevista per il 28 giugno è confermata. Si è permesso anche di ironizzare sul fatto che adesso Bezos e i suoi dovranno accontentarsi della periferie, mentre il centro storico sarà tutto per i cittadini. La decisione di spostare la festa finale – il matrimonio di Bezos sarà un evento lungo tre giorni, si inizia il 26 e si finisce il 28 – all’Arsenale è dovuta alla crescente tensione in città. Anche se non sono arrivate ancora dichiarazioni ufficiali da parte di Bezos, della sua futura moglie, dagli organizzatori e dagli invitati, è chiaro che le recenti e diverse manifestazioni contro il matrimonio hanno costretto ad ammettere che, semplicemente, non era aria. L’ultima, in ordine cronologico, di queste manifestazioni l’avrete vista apparire anche nel vostro feed social: un gigantesco striscione srotolato in piazza San Marco, “If you can rent Venice for your wedding, you can pay more tax”, opera del gruppo britannico Everyone Hates Elon e di attivisti di Greenpeace Italia.

Leggi anche: I veneziani le stanno provando tutte per rovinare il matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sánchez

Chissà se gli invitati al matrimonio più odiato dell’anno hanno preso male il cambio di location. C’è poco da fare, però, ormai: molti di loro sono arrivati e andarsene ora per questo motivo sarebbe un segno di grave cafonaggine. Quindi, per Ivanka Trump, Leonardo DiCaprio, Oprah Winfrey, Lady Gaga, Kim Kardashian, Katy Perry, Orlando Bloom, Bill Gates, la regina Rania di Giordania e tutti gli altri appuntamento all’Arsenale.

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