Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

L'Iran che attacca Israele, l'acqua che copre Dubai, Sala che se la prende con la pizza e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio

Medio Oriente – Iran funesta
Si sapeva sarebbe successo e infatti è successo, ma oramai queste consapevolezze non bastano a contenere il terrore davanti all’espansione e intensificazione della guerra in Medio Oriente. Dopo l’attacco dell’Iran contro Israele, la comunità internazionale (Stati Uniti innanzitutto) ha finalmente spiegato il futuro al quale stiamo andando incontro: una risposta sproporzionata di Israele sarebbe l’inizio di un conflitto la cui fine, le cui conseguenze, sono impossibili da prevedere (e spaventose da immaginare). Per il momento, il contrattacco israeliano è rimasto nei limiti della proporzionalità, ma lo scenario assomiglia sempre di più alla leggendaria scena iniziale dell’Odio di Kassovitz: fin qui tutto bene, ma il problema non è la caduta. E nel frattempo, a Gaza la caduta è finita da un pezzo e l’atterraggio è stato mortale, come si vede nella foto che ha vinto il World Press Photo of the Year: l’ha scattata il fotografo palestinese Mohammed Salem e ritrae una donna, Inas Abu Maamar, che stringe il corpo della nipote Saly, morta a 5 anni, una delle vittime dall’attacco israeliano all’ospedale Nasser.

Politica – Cum grano Salis
Sarà la capolista nella circoscrizione Nord Ovest alle elezioni europee di giugno, Ilaria Salis. La candidatura è ufficiale, la lista quella dell’Alleanza Verdi Sinistra. Le polemiche inevitabili (e tutte già viste e già sentite), perché bisognerà pur parlare di qualcosa in questa campagna elettorale. E non vorremmo mica parlare di geopolitica, di crisi climatica, di depressione economica, o della debolezza dell’Ue che non riesce nemmeno a imporre all’Ungheria di trattare i propri detenuti come diritto e umanità impongono. Ma perché essere così seri, la campagna elettorale è solo un’altra forma di intrattenimento. E quindi molto meglio passare i prossimi mesi a trovare una risposta ad alcuni tra i più rilevanti e complessi interrogativi contemporanei. Per esempio: secondo voi, è giusto picchiare i neonazisti? E, soprattutto, a voi sta simpatica Ilaria Salis?

Polemiche – Pizza Gate
Quando il decoro passa da estetica a ideologia, si assiste a prodezze legislative che superano l’immaginazione anche del comico più talentuoso. Le città italiane di problemi ne hanno, si tratta solo di scegliere su quale concentrarsi: il caro affitti? La gentrificazione? L’inquinamento? I cartoni di pizza unti impilati uno sull’altro a formare montagne che impediscono la circolazione stradale? Il suono delle bottigliette d’acqua accartocciate che rompono il meritato riposo notturno degli onesti lavoratori? L’ultima ordinanza del comune di Milano non lascia dubbi in materia: Beppe Sala ha scelto le sue battaglie, e non si dica che lui ci va piano con i mangioni di pizza e gli assetati notturni.

Clima – Desert Storm
In un solo giorno è piovuto quanto normalmente piove in un anno: queste le parole più utilizzate per descrivere le forti piogge che hanno investito Dubai e gli Emirati Arabi Uniti nell’ultima settimana. Una pioggia così non si era mai registrata nella storia del Paese e scorrendo i social, da X a TikTok, non si contano i video degli abitanti, soprattutto di Dubai, che mostrano i danni provocati: dalle strade completamente allegate ai pavimenti che “rigurgitano” l’inaspettata massa d’acqua che ha travolto la città nel deserto. Sono già circolate teorie strampalate che attribuirebbero il fenomeno alla pratica dell’inseminazione delle nuvole, ma gli esperti hanno spiegato che non siamo ancora in grado di provocare eventi meteorologici di questo tipo, mentre con la crisi climatica ce la caviamo benissimo.

Design – La moda è mobile
Si è appena conclusa una Milano Design Week affollatissima, come non mai, piena di turisti, eventi belli, eventi meno belli, eventi fuffa, traffico, bellezza, nervosismo, molto sole, un clima incredibilmente discreto. Sempre più marchi di moda hanno partecipato con il loro take sul design, spesso puntando su archivi e heritage: Bottega Veneta con Le Corbusier, Loro Piana con Cini Boeri, Gucci con cinque firme diverse che hanno fatto la storia del disegno industriale italiano. Cose molto belle: andare in Brianza a vedere le stupende ville in cui è stato inaugurato lo spazio 2024 di Alcova, e cioè Villa Borsani e Villa Bagatti-Valsecchi. Arrivati al fine settimana, ci possiamo sfogare come l’avvocato Covelli in Vacanze di Natale: e anche ’sta Design Week…

Arte – Beautiful Stranger
Stranieri ovunque, in quest’edizione della Biennale d’arte di Venezia: nel titolo, ispirato a un’opera di Claire Fontaine presente in mostra (un’installazione al neon che ripete la scritta “stranieri ovunque” in tante lingue diverse), tra i numerosissimi visitatori che hanno invaso gli spazi dell’Arsenale e dei Giardini durante i giorni dell’inaugurazione, tra gli artisti selezionati, la maggior parte definibili come stranieri o “strani” (i termini sono etimologicamente collegati, ci spiega il curatore Adriano Pedrosa). E quindi artisti queer, outsider, autodidatti, folk, indigeni, immigrati, espatriati, diasporici, emigrati, esiliati o rifugiati. Pedrosa stesso ha voluto sottolineare la sua natura di “straniero”, in quanto primo curatore latino-americano e dichiaratamente queer a ricoprire questo ruolo dall’anno della fondazione della Biennale, il 1895.