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11:22 giovedì 11 dicembre 2025
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrato dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui per gestire lo stress invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.

Le app per tranquillizzare chi ha paura di volare

23 Settembre 2016

Agli inizi di settembre è stata lanciata una nuova app di iOS rivolta alle persone che hanno paura di volare, ovvero circa il 40 per cento degli adulti: si chiama SkyGuru ed è progettata per tranquillizzare i passeggeri in alta quota, tanto che sarà «come avere di fianco un pilota che vi spiega cosa sta succedendo», come ha dichiarato Alex Gervash, tra gli sviluppatori dell’applicazione nonché psicologo di aviazione e pilota professionista.

Come scrive Travel and Leisure, SkyGuru sfrutta i dati ufficiali dell’aviazione per avvertire i viaggiatori su cosa aspettarsi durante il volo: nel caso ci siano turbolenze o ritardi, ad esempio, l’app lo riferisce all’utente, inviando al contempo messaggi rincuoranti come «pensa a controllare te stesso invece che l’aereo» o consigliandogli in quale posto sedersi. Allo stesso modo l’applicazione è pensata per mettere in chiaro, ad esempio, l’origine di eventuali rumori sospetti o movimenti strani che i passeggeri potrebbero percepire durante il volo.

SkyGuru funziona anche in modalità aereo, utilizzando alcuni sensori di cui è dotato l’iPhone (come quello di movimento, fra gli altri) e le previsioni meteo ufficiali dell’aviazione; inoltre permette anche di scoprire alcune informazioni sul mondo dell’aeronautica, tra cui il motivo per cui le tendine dei finestrini in non vanno abbassate durante il decollo e l’atterraggio.

Esistono in realtà molte altre app per aiutare a razionalizzare la paura di volare, anche gratuite (SkyGuru costa invece poco più di otto euro). Una di queste è Soar: utilizzata già da oltre 30 mila utenti, opera all’incirca allo stesso modo dell’applicazione lanciata da Gervash, ma in aggiunta calcola la (bassissima) probabilità che un aereo ha di cadere; ad esempio, come riporta Quartz, un volo da Dubai a Hong Kong a bordo di un aereo di linea come l’Airbus A380 di Emirates potrebbe schiantarsi una volta su 1.766.286 milioni.

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