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C’è un’app che sa dirti se sei depresso prima ancora che tu te ne renda conto

Secondo l’ultimo report Istat sulla salute mentale, dal punto di vista della depressione, l’Italia presenta dati migliori che nel resto d’Europa: ci sono “soltanto” 2,8 milioni di persone depresse, anche se la depressione resta però il disturbo mentale più diffuso tra gli italiani. Sarà anche per questo che ultimamente si sta iniziando parlarne di più e soprattutto meglio, ad esempio grazie a diversi libri pubblicati negli ultimi mesi (dal memoir A un passo dalla felicità della giornalista Daphne Merkin, tradotto e pubblicato da Astoria nel 2018 a L’uomo che trema di Andrea Pomella, Einaudi). Negli Stati Uniti, dove soffrono di depressione circa 45 milioni di persone, è certamente più comune trovare in libreria memoir, saggi e riflessioni sul tema.

Un unico problema: se c’è qualcosa che le persone depresse hanno in comune non è certo la voglia di leggere. Mentre invece, come si sottolinea su Technology Review, la maggior parte di loro possiede e utilizza uno smartphone. Sono partiti da questo assunto i tre dottori di Palo Alto, fondatori della startup Mindstrong Health, che hanno voluto pensare a un modo per sfruttare la nostra dipendenza dalla tecnologia per monitorare i disturbi mentali.

Ma il dettaglio più affascinante di questa App è il suo funzionamento, che privilegia l’interpretazione dei gesti a quella dei contenuti, analizzando esclusivamente i movimenti delle dita sullo schermo, il modo in cui i messaggi vengono digitati e persino le modalità dello scroll. Secondo i creatori, l’analisi delle interazioni gestuali permette un’analisi del disturbo molto più accurata, soprattutto a lungo termine. Inoltre, la registrazione delle differenze nella capacità di concentrazione, nella memoria e nella velocità nella formulazione dei pensieri, rilevate sempre a partire dai movimenti delle dita sullo schermo (attraverso dati come la rapidità dello scroll o gli errori e i tentennamenti nel digitare i messaggi), consentirebbero di identificare l’insorgere della depressione prima ancora che si manifesti in maniera conclamata.