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17:36 lunedì 24 novembre 2025
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vende il premio.
Un anziano di New York ha pubblicato un annuncio in cui chiedeva di venire a fumare una sigaretta al parco con lui e si sono presentati in 1500 Lo smoke party improvvisato è stato lanciato dall’attore Bob Terry, che aveva anche promesso di offrire una sigaretta a chiunque si fosse presentato.
Sul canale YouTube di Friends sono stati pubblicati otto episodi mai visti prima dello spin off dedicato a Joey A vent’anni dalla cancellazione, la sitcom è stata pubblicata tutta quanta su YouTube, compresi gli episodi mai andati in onda.
È morto Udo Kier, uno dei volti più affascinanti e inquietanti del cinema europeo Attore di culto del cinema horror, Kier ha lavorato con tutti i grandi maestri europei, da Fassbinder a Von Trier, da Herzog ad Argento.
Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 

Qual è stato l’anno migliore per la musica?

09 Aprile 2020

«Esiste un’annata in particolare in cui il rock e il pop, attraverso le voci dei Beatles e le performance di Madonna e Michael Jackson, hanno raggiunto il proprio picco?». È quanto si chiede Mark Savage sulla Bbc, che attraverso l’analisi di tutte le canzoni riprodotte in streaming nel 2019 nel Regno Unito, ha riflettuto sul valore storico ma soprattutto personale che, partendo dai singoli ascoltati maggiormente per ogni decennio dal 1969, alcune canzoni hanno avuto per noi.

«Se dovessimo chiedere alle persone di scegliere solo un anno che sia determinante per la musica, la maggior parte di loro nominerebbe sicuramente l’annata in cui sono stati adolescenti. Quando i nostri cervelli erano più disposti ad assorbire stimoli culturali e quando abbiamo ascoltato alcune canzoni pietre miliari della musica per la prima volta», scrive. E infatti, quando l’economista Seth Stephens Davidowitz ha analizzato i dati di Spotify circa le abitudini di ascolto delle persone, ha scoperto che coloro che erano adolescenti all’epoca della pubblicazione di una traccia di successo, l’hanno mantenuta ancora nelle attuali abitudini musicali. Non è un caso poi che, stando a quanto ha spiegato Catherine Loveday, neuropsicologa cognitiva, alla Bbc sia proprio durante questi anni formativi che prendiamo alcune delle decisioni più importanti, stabilendo quelle fondamenta culturali e politiche che definiranno la nostra identità. «La musica ha la capacità intrinseca di regolare le emozioni, così che alcune canzoni si sedimentino nei nostri ricordi, sia positivi che negativi», ha aggiunto.

Dai dati raccolti si evince che le canzoni più ascoltate appartengono al pop e al rock del 1984, tra “Purple rain”, “Wake Me Up Before You Go Go” e “Last Christmas”, rispetto, per esempio, al 1989 (anno di “Like a Prayer” e “Ride on Time” dei Black Box). Che in Inghilterra preferiscono i successi del 1977 (“We Will Rock You”, “Stayin ‘Alive”) a quelli del 1971 (“Brown Sugar”, “Get It On”). E che il 2019 è stato l’anno più pop in assoluto, con “I Don’t Care” di Justin Bieber e Ed Sheeran riprodotta 138 milioni di volte, seguita da “Bad Guy” di Billie Eilish e da “Vossi Bop” di Stormzy. Anche l’Italia segue il trend generale con alcune peculiarità, ovviamente. Come ha rivelato il report Music Listening 2019 dell’IFPI, l’organizzazione che rappresenta l’industria discografica in tutto il mondo, il 63% ha ascoltato pop, a cui seguono rock e cantautorato italiano. Tornando alla Bbc, «è difficile decretare quale annata sia musicalmente migliore di un’altra. Basti pensare ai Queen, ben presenti in più classifiche, (quella relativa al 1984 e al 1977, ndr)», continua Savage. «È sempre una questione di gusto e dei ricordi che associamo a quello che abbiamo ascoltato nella vita».

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