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19:41 martedì 25 novembre 2025
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.

Anna Wintour è diventata imperatrice di Condé Nast

16 Dicembre 2020

Anna Wintour era già regina di Condé Nast, dopo 32 anni come redattrice capo dell’edizione statunitense di Vogue, direttrice artistica della casa editrice fondata nel 1909 da Condé Montrose Nast e consulente globale per i contenuti dell’azienda dal 2019. Con l’annuncio di ieri, che la vede insignita del titolo di Chief Content Officer mondiale e direttore editoriale globale di Vogue, è stata ufficialmente incoronata come imperatrice. Non è la sola ad aver avuto una “promozione”. Amy Astley, molto vicina alla Wintour, sarà la direttrice editoriale globale di AD, Will Welch diventerà il direttore editoriale globale di GQ mentre Divia Thani avrà lo stesso ruolo in Condé Nast Traveller. Anche in Europa qualcosa si muove: Edward Enninful è stato nominato capo delle edizioni di alcune pubblicazioni del vecchio continente, supervisionerà il British Vogue, Vogue Francia, l’edizione italiana, tedesca e spagnola. L’italiano Simone Marchetti, con un passato a Repubblica e ora al timone di Vanity Fair Italia, diventerà il direttore editoriale europeo di Vanity Fair, controllando le edizioni di Francia, Italia e Spagna. Le versioni americana e britannica di Vanity Fair rimarranno sotto il controllo di Radhika Jones.

La promozione arriva in un anno turbolento per la casa editrice e per la Wintour, accusata di non sostenere l’inclusività e dopo anni di rumors su una sua ipotetica dipartita dal gruppo. In una nota per lo staff di giugno, Wintour ha ammesso che Vogue ha commesso errori che erano «offensivi o intolleranti» per i collaboratori neri. «Mi assumo la piena responsabilità di questi errori», ha scritto, sostenendo poco dopo il reclutamento di  Dawn Davis, direttrice nera, per la direzione di Bon Appétit, posizione vacante dopo le dimissioni di Adam Rapoport a causa delle accuse di cultura discriminatoria. Dopo l’ammissione di colpa il celebre September Issue di Vogue US era stato una celebrazione della cultura nera e dei collaboratori neri, ritenuta da New York Time comunque tardiva. La nuova strategia globale della casa editrice arriva dopo che parecchie figure chiave hanno lasciato l’azienda: Angelica Cheung, a capo di Vogue China per quasi due decenni, si è dimessa martedì scorso, Christiane Arp, a capo di Vogue Germania, ha annunciato che rinuncerà al ruolo come anche Eugenia de la Torriente, a capo di Vogue Spain. 

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