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L’unico sopravvissuto al disastro aereo in India non ha idea di come sia riuscito a salvarsi Dopo l’impatto, Vishwash Kumar Ramesh ha ripreso i sensi in mezzo ai resti del Boeing 787: i soccorritori l’hanno trovato mentre cercava il fratello.
L’Egitto sta espellendo tutti gli attivisti arrivati al Cairo per unirsi alla Marcia mondiale per Gaza I fermati e gli espulsi sono già più di un centinaio e tra loro ci sono anche diversi italiani.
Per ricordare Brian Wilson, Vulture ha pubblicato un estratto del suo bellissimo memoir Si intitola I Am Brian Wilson ed è uscito nel 2016. In Italia, purtroppo, è ancora inedito.
La copertina del nuovo album di Sabrina Carpenter sta facendo litigare i suoi fan A infiammare il dibattito è la combinazione tra il titolo e la foto in cui la popstar è a gattoni davanti a un uomo.
Un Labubu alto poco più di un metro è stato venduto per centosettantamila dollari È l’offerta più alta arrivata alla prima asta al mondo dedicata alle figures Pop Mart: tutti i 48 Labubu sono stati battuti a prezzi altissimi.
Ci sono voluti 20 anni ma a Firenze sono finalmente riusciti a rimuovere la gru degli Uffizi Ci sono voluti un account parodico su Instagram, una cordata d’imprenditori e due decenni per vincere contro il mostro di metallo.
Anche Glastonbury ha un problema di overtourism  Per evitare di chiudere alcuni palchi per sovraffollamento, quest’anno gli organizzatori venderanno meno biglietti. 
Kanye West ha cambiato nome un’altra volta, adesso non si chiama più Ye ma Ye Ye Come in tutte le cose che lo riguardano, nessuno ha la più pallida idea del perché lo abbia fatto.

Andare o non andare al funerale di Mubarak? Islamisti divisi

21 Giugno 2012

L’ex presidente Hosni Mubarak non è ancora morto… e già gli islamisti d’Egitto si dividono sulla possibilità di partecipare o meno al suo funerale.

Mubarak, 84 anni, dopo 30 anni di governo è stato deposto dalla rivoluzione di piazza Tahrir all’inizio del 2011. Arrestato e condannato all’ergastolo per avere ordinato di sparare contro i manifestanti, ha seguito il processo da una barella ospedaliera, causa l’avanzata età e le precarie condizioni di salute. All’inizio di questa settimana si è sparsa la voce (sulla cui veridicità sussistono dubbi, visto che non è la prima volta che rumour del genere circolano) che l’ex presidente sarebbe clinicamente morto, ma che continuerebbe a respirare grazie ai macchinari.

A questo punto per le forze islamiste, che il fu regime laico di Mubarak aveva duramente represso, si è creato un dilemma morale e politico: partecipare o non partecipare al funerale del nemico?

Alcuni esponenti islamisti ne hanno discusso con il quotidiano Egypt Independent:

“Non ci rallegriamo della morte di nessuno, perché un giorno tutti dovremo morire,” ha detto Mohamed Abdallah al-Khatib, una figura religiosa vicina ai Fratelli Musulmani, che ha anche dichiarato di essere disposto non solo ad andare al funerale ma anche a partecipare a una parata militare per l’ex presidente, se ci dovesse essere, “a patto che Mubarak muoia da musulmano.”

Di tutt’altro avviso, invece, lo sceicco Nabil Abdel Naeem, rappresentante di alto profilo della Jihad Islamica: “Non parteciperemo al funerale, né celebreremo dei riti per lui. E’ proibito perché era un peccatore e si è opposto all’Islam”

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