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Amazon giudicherà come ti vesti

Nella commedia di metà anni Novanta Ragazze a Beverly Hills, Alicia Silverstone interpretava Cher, una ragazza sedicenne che, tra le altre cose, poteva vantare un’avveniristica cabina armadio computerizzata, in grado di aiutarla nella scelta dei vestiti. Dalle parti di Amazon qualcuno deve aver visto il film, perché il nuovo prodotto della società di Jeff Bezos, un upgrade dell’assistente personale casalingo Alexa, va esattamente in questa direzione.

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Echo Look è una camera da duecento dollari da abbinare ad Alexa che, scrive Wired, «sarà in grado di fare tutto ciò che fa l’assistente vocale originale di Amazon, più giudicare i tuoi outfit e aiutarti a decidere cosa indossare». Addirittura, con la funzione “Style Check”, Echo Look è in grado di scegliere tra due o più look. Come pressoché ogni innovazione connessa a internet, anche questa ha fatto storcere il naso ai puristi della privacy: vogliamo davvero che Amazon sappia quando abbiamo preso quei due chili, e registri il dato sui suoi server? In questo caso, però ci sono anche ripercussioni di natura più psicologica: un conto è essere giudicati da amici e conoscenti – persone sul cui parere, con un po’ di forza di volontà, si può soprassedere – ma quando il parere viene da un’apparentemente infallibile intelligenza artificiale, beh, il discorso cambia.

Eppure, scrive Wired, il problema del cosiddetto “bias algoritmico” è cosa nota ormai da qualche tempo nel settore del tech: in sostanza, come si fa a fidarsi ciecamente di un robot che decide ciò che è giusto o desiderabile? Amazon ha dichiarato che si servirà di esperti del settore del fashion per “tarare” il suo nuovo prodotto, ma il rischio, in questo senso, non è cancellato: «La difficoltà sta nel fatto che non sappiamo come questo algoritmo funziona davvero», ha dichiarato la docente di Stanford Susan Liautaud. «Se sapessimo, per esempio, che quel che suggerisce non è ciò che è giusto o sbagliato in senso assoluto, ma è quel che penserebbero gli editor di Vogue, l’utente potrebbe decidere di fregarsene, ma così non è».