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Marco Bellocchio girerà un film su Sergio Marchionne Le riprese inizieranno nel 2026 e si svolgeranno in Italia, Stati Uniti e Canada, i tre Paesi della vita di Marchionne.
Il responsabile per la Salute della Florida ha detto che eliminerà tutte le vaccinazioni obbligatorie Non solo quelle legate al Covid ma anche quelle che riguardano le fasce più giovani, dal morbillo all’epatite B.
Lena Dunham ha annunciato la data di uscita del suo nuovo libro, Famesick Un memoir scritto nell'arco di sette anni che parla di «malattia, dipendenza e sofferenza amorosa».
A Broadway è arrivato il musical dell’Italian Brainrot e durante la prima ovviamente è successo di tutto Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Sahur è stato arrestato, il pubblico l'ha presa male, la protesta è arrivata fino a Times Square.
Drake ha girato un lungometraggio in cui se ne va in giro per i luoghi di culto di Milano C'è anche la Bocciofila Caccialanza di via Padova, dove incontra Sfera Ebbasta.
Trump vuole cambiare il nome del ministero della Difesa in ministero della Guerra Non il più rasserenante dei messaggi per il mondo, il fatto che il segretario alla Difesa Pete Hegseth diventi segretario alla Guerra. 
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato in Argentina grazie a un annuncio immobiliare È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.
È morto a 91 anni Giorgio Armani Con infinito cordoglio, il gruppo Armani ha annunciato la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore.

Una mappa dell’Africa se non fosse stata colonizzata

12 Maggio 2016

Cosa sarebbe successo se l’epidemia di peste nera che ha più che decimato la popolazione europea tra il 1346 e il 1353 fosse stata ancora più mortale? Gli spagnoli non si sarebbero ripresi abbastanza da mettere in atto la Reconquista, ad esempio, e la tratta degli schiavi probabilmente non sarebbe mai iniziata; così, con ogni probabilità, non sarebbe mai avvenuta nemmeno la Conferenza di Berlino del 1884-85, quella con cui i regni del Vecchio continente si sono spartiti in via ufficiosa il territorio africano.

Il progetto dell’artista svedese Nikolaj Cyon si basa su queste premesse ucroniche, ma da esse parte per disegnare una mappa dell’Africa “come sarebbe stata”, con confini di Stati, regni, sultanati ed emirati che oggi non esistono. Il continente alternativo non si chiama nemmeno Africa, in omaggio a chi vede in questo nome un’altra imposizione dei conquistatori bianchi: il suo appellativo è Alkebu-Lan, un’espressione araba che vale “Terra dei neri”. Per distorcere la percezione europeo-centrica dell’Africa, il progetto assume peraltro una prospettiva geografica ribaltata.

alkebu-lan-1260

Africa_North_Up

Al di là di sei super-Stati (Al-Maghrib, Al-Misr, Songhai, Ethiopia, Kongo e Katanga), l’immensa superficie africana è ripartita in una miriade di nazioni di superficie piccola o piccolissima. Per tracciare i suoi confini allostorici, Cyon si è servito di un set di criteri che spaziano da lingue e dialetti comuni alla presenza di confini naturali, e da regni storici preesistenti ad affinità culturali. Piuttosto eloquentemente, nessuno dei numerosi borders stabiliti coincide con quelli siglati a Berlino a fine Ottocento.

Com’è facilmente intuibile dopo un primo sguardo alla cartina, l’Islam ha conquistato Alkebu-Lan, e la massiccia presenza di califfati, sultanati ed emirati lo sottolinea ulteriormente. Big Think, in maniera interessante, si chiede se questo scenario non varrebbe in fondo l’imperialismo storicamente esistito, quello europeo, «ma questo è materiale per un altro esperimento». Studiando la mappa, si nota come anche la Sicilia fa parte del continente africano – si chiama Siqilliyya Imārat, Emirato di Sicilia – mentre la maggior parte della penisola iberica è una colonia di Al-Maghrib, super-Stato che si estende grosso modo sulla superficie dell’attuale Marocco.

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