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Hbo ha annunciato che V per Vendetta tornerà, stavolta come serie tv Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.
I giurati del Booker Prize hanno detto di aver premiato Nella carne di David Szalay perché «non abbiamo mai letto niente del genere» Già pubblicato in Italia da Adelphi, il romanzo di Szalay si conferma così, ancora una volta, uno dei libri dell'anno.
Dopo il flop di Megalopolis, Francis Ford Coppola è così indebitato che ha dovuto mettere in vendita la sua isola caraibica privata Dopo un orologio da un milione di dollari, Coppola è stato costretto a rinunciare anche all'isola caraibica di Coral Caye, suo ritiro estivo.
Si è scoperto che il Fedora Man, l’elegantissimo uomo fotografato il giorno della rapina al Louvre, è un 15enne che si veste sempre elegantissimo Non un giornalista né un detective né un cosplayer né un buontempone: Elias Garzon Delvaux è solo un ragazzo a cui piace vestire elegante e visitare musei.
Lo scandalo che ha portato alle dimissioni dei capi della Bbc ricorda molto la trama di The Newsroom 2 di Aaron Sorkin Il video manipolato di un discorso di Donald Trump ha portato alle dimissioni del direttore generale Tim Davie e della Head of News Deborah Turness.

Durante la standing ovation di 5 minuti per Annette, Adam Driver si è messo a fumare

07 Luglio 2021

Mentre i titoli di coda del film della serata di apertura di Cannes 2021, Annette, scorrevano, la folla si è alzata in piedi, come spesso accade, per una standing ovation. Lunghissima, di oltre 5 minuti, mentre gli interpreti se ne stavano lì in piedi tra le persone a godersi gli applausi ma anche a guardarsi un po’ intorno con accenni di imbarazzo (considerando che  5 minuti sono lunghi). Nonostante il regista Leos Carax si sia acceso una sigaretta al Palais, ma sobriamente, senza che nessuno se ne accorgesse, ad aver attirato l’attenzione per lo stesso gesto è stato Adam Driver, che durante gli applausi, inquadrato dalle telecamere, ha chiesto una sigaretta al regista e, visibilmente annoiato ha sbuffato e iniziato a fumare.

Il gesto che materializza sia l’imbarazzo di non sapere cosa fare, sia il sollievo (le standing ovation lunghe sono state una caratteristica delle anteprime del Festival di Cannes, ma lo sono stati soprattutto i fischi, come capitato nel 2017 con Okja di Bong Joon Ho, la cui proiezione venne interrotta a causa di fischi ripetuti), sia tutto il fascino strano di Adam Driver che in una vecchia intervista al New Yorker aveva raccontato che, da ragazzo, in seguito a un brutto incidente a scuola in cui rischiò quasi di morire pensò a quanto la vita fosse breve: «In quel momento capii che le cose che avrei voluto fare erano due: recitare e fumare sigarette».

Intanto, tornando a quei 5 minuti di applausi, la critica che ha già potuto vedere Annette, ritorno alla regia di Carax dopo quasi 10 anni (Holy Motors era del 2012), ha detto che è incantevole. Peter Bradshaw sul Guardian ha scritto che «si tratta di un film che unisce cose diverse, come il fascino sinistro del ventriloquo di Incubi notturni del 1945, elementi da A Star Is Born di James Mason, il disperato rapporto padre-figlia di Eyes Without a Face di Georges Franju e forse la stridente tristezza del Fantasma dell’Opera di Andrew Lloyd Webber». Il tutto sintetizzato proprio dal ruolo di Adam Driver, «perfetto», sempre secondo il Guardian. In Annette, Driver interpreta Henry, un attore comico aggressivo e ostile di Los Angeles con una reputazione controversa e una carriera in declino, innamorato della dolcissima cantante lirica Ann, da cui aspetta una strana bambina che alla nascita si rivelerà assomigliare di più a una marionetta che a un essere umano. Anche nel film, si legge dalle prime recensioni, Driver fuma moltissimo.

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