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16:14 domenica 16 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Strana storia di come l’acqua di rose fu inventata per curare la peste

21 Marzo 2017

L’acqua di rose è un prodotto di cosmesi piuttosto comune, utilizzato per la pulizia del viso oppure come tonico, oggi commercializzato da vari brand. Poco nota è però la storia di come sia stata inventata, nella Firenze medievale come (presunta) cura per la peste bubbonica: l’ha raccontata recentemente Hunter Oatman-Stanford, in un articolo su Collectors Weekly. Quando la peste raggiunse la città, nel 1348, i monaci del convento di Santa Maria Novella cominciano a cercare rimedi nel loro laboratorio, già noto per la realizzazione di estratti medicinali, che più tardi sarebbe diventato noto come Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, oggi una società privata.

Sickbed

«Durante i loro studi, i frati hanno notato che i petali di rosa erano resistenti a certi insetti, e conclusero che un distillato di questi petali avrebbe creato un disinfettante in grado di prevenire il contagio di peste bubbonica», scrive Oatman-Stanford. A quei tempi, naturalmente, la teoria dei germi non era ancora nota (il primo a enunciarla sarà Girolamo Fracastoro nel Cinquecento, ma per vedere la correlazione tra germi e malattie dimostrata e accettata dalla comunità scientifica bisognerà aspettare Louis Pasteur, alla fine dell’Ottocento) e dunque si andava per tentativi.

Tra i consigli dispensati dai monaci per evitare il contagio, oltre a quelli più ovvi, come allontanarsi dalla città e areare il più possibile le stanze, c’era anche quello di portare con sé oggetti profumati: «L’idea era che se uno non sentiva l’odore della peste, allora non la si poteva contrarre». L’acqua di rose, ovviamente, non si rivelò un metodo efficace per contrastare il morbo, e di questo i frati si resero conto: «Però, a partire dal 1380, avevano creato il tonico di acqua di rose, che è ancora uno dei nostri bestseller», Gianluca Foà, il Ceo attuale della società, ha raccontato a Oatman-Stanford.

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