Hype ↓
09:59 sabato 20 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Perché una marca di acqua al cocco ha come foto profilo un barattolo pieno di urina?

16 Maggio 2019

Tony Posnanski è un giornalista che scrive su vari magazine, tra cui l’Huffington Post (è specializzato in articoli che parlano di diete, body shaming e fat shaming, essendo lui un ex obeso). Questo prima della vicenda esplosa su Twitter qualche giorno fa. In questi giorni, di Posnanski si parla come del “tizio dell’urina”.

Se quasi tutte le fiabe che ci raccontavano da bambini cominciavano con “C’era una volta”; quelle che ci appassionano da adulti, compresa questa, iniziano con un tweet. In principio, dunque, c’è un tweet di questo Posnanski, che un giorno, svegliatosi di cattivo umore, decide di prendersela con l’acqua al cocco, definendola «fottutamente disgustosa».

Quello che il giornalista non si aspettava, nemmeno nelle sue più ardite fantasie, era l’immediata risposta della social media manager del brand Vita Coco, brand che aveva in effetti citato, definendo la bevanda in questione una schifezza come tutte le altre acque al cocco, nonostante si pubblicizzi come una delle migliori, prodotta esclusivamente con baby cocchi della miglior qualità. La social media manager del brand, molto gentile e disponibile, ha subito risposto, proponendo di inviargli un campione gratuito per fargli cambiare idea.

Posnanski ha risposto una cosa tipo «preferirei bere l’urina della social media manager di Vita Coco piuttosto che una bottiglia di quella schifosa bevanda». Chiedi e ti sarà dato: la risposta è una fotografia che si è immediatamente trasformata in leggenda: una simpatica biondina, molto carina, con una minigonna super corta e Converse gialle ai piedi, sorride furbetta all’ingresso di un bagno pubblico, esibendo un contenitore di Vita Coco pieno di liquido giallo. Alla social media manager lo scatto è piaciuto così tanto che ha deciso di usarlo anche come nuova immagine del profilo del brand.

Risultato: tutti stanno parlando di Vita Coco, anche se non proprio per celebrarne la bontà. Per questo motivo, secondo Digg, giudicare non è affatto facile: da un lato si tratta di una mossa poco professionale (e anche piuttosto disgustosa), dall’altra di una risposta audace alla maleducazione gratuita di Posnanski (che adesso, su Twitter, fa quello tutto contento e divertito, «non riesco a smettere di ridere», dice).

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.