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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

A Parigi non è mai estate

29 Giugno 2011

Nessuna sorpresa a Parigi e tanta bellezza. Appurato che la fashion week maschile a confronto con quella femminile è una passeggiata di salute (che bello vedere ogni tanto il tailored come massimo confine di ricerca) gli ultimi show di Parigi chiudono una futura stagione Primavera/Estate 2012 di massima tranquillità. E tiriamo un bel sospiro di sollievo. Tanto per le prossime ore di agitazione ci sarà il perenne tormentone circa l’Haute Couture di Dior (plus della maison che a oggi a poche settimane dall’avvio delle sfilate rimane ancora sprovvista di couturier) mentre a disegnare la linea di Galliano andata in passerella gli scorsi giorni ci ha pensato Bill Gaytten. Pulizia, ordine, metodo: poche follie in passerella, tanti uomini del passato che ritornano (passaporti che dichiarano over 35), e un’estate che verrà che desidereremmo già da ora.

Togli la felpa metti il blazer. Nello stesso show evoluzione da teddy boy a gentleman di Fitzgerald: da Viktor&Rolf la felpa con stampa delfino porta in scena un ragazzino con bermuda mare, che matura indossando il primo smoking spezzato (con  papillon di spugna) per il ballo di fine anno,  e conclude la propria educazione di costume con seducenti blazer doppio petto presi dalle tempere ocra spaccate dal sole. Il parka da mod diventa essenziale da Paul Smith. Ma non basta, sembra ancora di troppo per l’estate 2012 e allora le linee vanno alleggerite, e per farlo si riesumano anche i giubbini-cubotto da operaio, fino a tornare indietro di parecchi anni rispetto all’era mod. Quelli che prevedono strizzatissimi blazer allacciati fino al collo.

La guerra fredda. Non detta, siglata come scelta di stile: quella di Dries Van Noten è una guerra allo scoperto estivo. Per la P/E 2012 il Maestro belga ha scelto di coprire per bene i suoi ragazzi, maxi pullover di maglia dagli intrecci generosi, trench come  corazze blu  e camicie effetto bluse notturne che si trascinano (largamente) oltre la vita. Variazione a piede libero (letteralmente) come unica concessione all’estate. Braccia nude, ma poco importa, Raf Simons sceglie texture dalle direttive chiarissime: inverno, autunno e tutto quello che viene in mente se si pensa al check che viene riproposto nelle  palette dell’arancio, ghiaccio, blu china. E poi pantaloni neri che annullano dalla vita in giù e se dovesse esserci il rischio di infiltrazioni solari, spolverini ben strutturati a salvaguardare il tutto.

Indiani vs Cowboy.  Suona un azzardo inserire la collezione Primavera/Estate 2012 di Lanvin nella categoria degli indiani, ma ce lo concediamo perché i colori (zafferano-indaco-ciliegia) visti nello show spaccano l’orizzonte noir tout court delle passerelle precedenti. E soprattutto perché detiene tutte le delicatezze del caso (ricordiamolo, la tranquillità-estetica di Parigi è zen, salvo pantagonne di Givenchy). E ancora Lanvin sta agli indiani perché è con la stessa anarchia del primo Far West che i modelli indossano pantaloni skinny spraiati di rosso con giacche rubate ai Sudisti.  Il cappello non basta, ci sono anche completi di totalmente bianchi con gilet e cinque tasche, poi spolverini che invece della renna sono azzurro cielo, ma l’atteggiamento è lo stesso: come i peggiori sicari da spaghetti western gli uomini di Dior macinano chilometri nel nero o nel bianco assoluto convinti di dover prevaricare. Su colori saturi (vedi sopra), su supplementi oltre al classico doppio pezzo, e sulla leggerezza -quella gran banalità- dell’estate.

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