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Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».
I BTS hanno fatto la reunion, annunciato un nuovo disco e anche un tour mondiale Finita la leva militare, i sette sono tornati a lavoro: in una live hanno annunciato i molti impegni per la seconda metà del 2025 e il 2026.
Il leak del trailer dell’Odissea di Christopher Nolan era ampiamente prevedibile Il piano era di proiettarlo nelle sale americane per tutto il mese di luglio, ma ovviamente qualcuno ne ha fatto un video con lo smartphone.
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.

Come i Radiohead sono diventati i Radiohead grazie alla radio dell’esercito israeliano

20 Luglio 2017

Mercoledì i Radiohead hanno suonato al parco HaYarkon di Tel Aviv: stando alla stampa locale 47 mila persone sono andate a vederli, inoltre di quello show si è parlato molto sulla stampa internazionale perché la band era stata criticata per la decisione di suonare in Israele, nazione boicottata da molti artisti di sinistra a causa dell’occupazione dei Territori palestinesi. Sia l’ex Pink Floyd Roger Waters sia il regista Ken Loach avevano chiesto ai Radiohead di cancellare lo show, invitandoli a unirsi al BDS, la campagna di boicottaggio contro Israele (l’acronimo sta per Boycott, Divestment, Sanctions). Durante un concerto a Glasgow, la band era stata contestata da membri del pubblico che si erano portati bandiere palestinesi, al che Thom Yorke aveva risposto con il dito medio e sbottando al microfono «some fucking people».

A difesa del gruppo inglese era intervenuto Michael Stipe dei Rem. Inoltre Yorke aveva difeso la decisione di suonare in Israele in un’intervista: «Non sostengo il governo di Netanyahu più di quanto non sostengo quello di Donald Trump, però in America ci suono». Insomma la linea ufficiale di Yorke e dei Radiohead è sempre stata che suonano in Israele perché tenere un concerto in quel Paese non implica condonare le politiche del suo governo. Però alcuni hanno fatto notare che la band ha, per la sua storia e per legami personali, un rapporto particolare col Paese mediorientale e forse questo a contribuito a fare tenere loro il punto, davanti alle critiche pro-BDS.

BRITAIN-MUSIC-FESTIVAL-RADIOHEAD

Tanto per cominciare, il chitarrista Jonny Greenwood è sposato con un’israeliana, l’artista Sharona Katan, che si definisce «un’araba ebrea». Un fatto meno noto, però, è che i Radiohead sono esplosi come gruppo proprio in Israele. Non solo: a fare decollare la loro carriera è stata la radio dell’esercito israeliano, in un momento in cui il gruppo non riusciva ancora ad avere successo in patria. La vicenda è stata raccontata da Hardeep Phull sul New York Post. Venticinque anni fa Yorke, Jonny Greenwood, Colin Greenwood, Ed O’Brien e Phil Selway erano «dei signori nessuno che sembravano destinati a non andare a nessuna parte», scrive Phul: nel 1992 una casa di produzione aveva pubblicato il loro primo singolo, che però non vendeva niente, così il gruppo si trovava ad aprire concerti per altri signori nessuno ed aveva ragione di temere che la casa di produzione li avrebbe scaricati, senza fare uscire nemmeno un album.

Quel singolo che nessuno si filava era “Creep”. Il caso volle però che un DJ israeliano di nome Yoav Kutner s’innamorasse di quella canzone: Kutner lavorava per la radio dell’esercito e si mise a trasmetterla spesso. Proprio in quegli anni, tra l’altro, Galgalatz, il canale semi-autogestito dai soldati che rappresentava l’elemento più giovane della radio militare, stava cominciando ad affermarsi come canale molto popolare tra i giovani (gli anni Novanta sono stati un periodo cruciale nella musica radio israeliana, e la scena girava proprio intorno a Galgalatz). In breve tempo “Creep” divenne una hit in Israele. I Radiohead furono chiamati a suonare a Tel Aviv quasi subito, e accolti come delle star: fu in quell’occasione che Greenwood conobbe la sua futura moglie. Il successo nella classifica israeliana ha convinto le radio occidentali a fare passare “Creep”: «Avevamo dimostrato che potevamo avere successo, quando la gente aveva l’occasione di ascoltarla», ha detto Greenwood in un’intervista di qualche anno fa.

Nell’immagine: Thom Yorke a Glasgow, 7 luglio 2017; Tel Aviv, parco HaYarkon prima del concerto, 19 luglio (Getty Images)
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