Hype ↓
23:59 lunedì 16 giugno 2025
Pixar ha annunciato un film con protagonista un gatto nero e tutti hanno pensato che ricorda molto un altro film con protagonista un gatto nero Il film Disney-Pixar si intitola Gatto, è ambientato a Venezia e lo dirige Enrico Casarosa. Il film al quale viene accostato lo potete indovinare facilmente.
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.

La Casta degli anti-Martone

25 Gennaio 2012

Il problema, probabilmente, sta tutto in quella parola: «sfigato». Che Filippo Facci su Libero, un po’ sofisticamente, traduce come “sfortunato”, connotandola soltanto di un significato tecnico ma spogliandola di quello politico, ossia delle implicazioni sociologico-generazionali che addobbano (da sempre?) il termine. Strano esecutivo, questo: attaccato quotidianamente dalla stampa destrorsa (Libero e il Giornale per intenderci), riesce da questa a farsi difendere quando il resto dei quotidiani gli voltano le spalle. Il merito del gioco di prestigio è tutto del viceministro Michel Martone, 37 anni, che in un impulso padoaschioppiano ha buttato lì la provocazione: secchione è bello, chi si laurea a 28 anni è sfigato. Apriti cielo.

Dalle pagine di Repubblica tuona Alessandra Mussolini che «sfigato sarà lui», che lei ha dovuto lavorare e ha finito per prendere la laurea in medicina a 32 anni. Piovono virgolettati di tweet e commenti di studenti-lavoratori che, in un impeto di indignazione da post-it (o da “ilcorpodelledonne”) testimoniano la loro battaglia tra interinalità lavorativa ed esami universitari. Il Fatto Quotidiano, in stile “sbatti il mostro in prima pagina”, pubblica una fotografia che non lascia dubbi di sorta: Martone è ritratto vicino all’ex ministro Brunetta, didascalia sarcastica “il degno allievo”. Tacciato anche di yuppismo (chiara la condanna: sei ricco e di bella presenza e pure un po’ elegante) il giovane viceministro, in un Paese in cui ci si lamenta dei dinosauri ma ci si rode dall’invidia per un 37enne di successo. La Lega Nord gli risponde per le righe (loro sì coerenti nell’opposizione anti-tecnica): “fighetto!”, dice Angela Maraventano, “snob!” è il coro che si leva dai banchi padani.

Un’opinione pubblica (e giovanilistica) con la bacchetta in mano 24/7, catechizzatrice e moralizzatrice di una “casta” di “corrotti”: eppure pronta a ribellarsi se il diritto a scaldare una seggiola della biblioteca le viene soltanto sfiorato. Permalosa e testarda, non incapace di leggere tra le righe di una monito sacrosanto ma che ostinatamente si rifiuta, colpita nell’orgoglio anche se i bersagli veri erano quei fannulloni che tanto vengono vituperati nei soliti slogan. Rimane, ancora una volta, l’indignazione fine a se stessa, la rivendicazione perenne dello status di “prigionieri precari”, la chiusura in una corporazione orgogliosa e cocciuta. Studenti-lavoratori sulle barricate per difendere l’incompetenza dei colleghi mantenuti. Questa non ce la saremmo aspettata: chi detesta la casta è casta a sua volta.

Davide Coppo

(Chi scrive questa breve opinione si è laureato a 23 anni, lavorando)

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.