Hype ↓
21:26 mercoledì 30 aprile 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione delle città Negli ultimi dieci anni più di 100 strade sono state chiuse al traffico e l'inquinamento è calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Le vite dei ricchi

Generation Wealth, uscito da Phaidon, è una monografia sul lavoro ventennale di Lauren Greenfield intorno alla ricchezza e al benessere.

20 Giugno 2017

Che cosa proviamo guardando i ricchi? Li invidiamo? Vorremo essere come loro? Oppure li disprezziamo? Una Ferrari o un gioiello, una villa con piscina, ci impongono un giudizio morale? Forse il discorso cambia se distinguiamo i ricchi che vediamo per strada, che incrociamo in città o in vacanza, dai ricchi letterari o cinematografici, i ricchi della finzione. C’è tanto materiale narrativo che prende forma dal benessere, dalle famiglie che non hanno problemi economici, dalle tenute, dalle grandi cene, dallo shopping smisurato, forse perché non doversi preoccupare della sussistenza fa emergere dei conflitti più forti e interessanti, forse perché l’aspirazione alla ricchezza (o più in generale al potere) è uno dei sentimenti umani più riconoscibili, per quanto sia difficile da accettare.

La dissoluzione morale ed etica nei teenager hollywoodiani di Meno di zero è un esempio particolarmente utile per riflettere sul nostro atteggiamento di fronte alle rappresentazioni della ricchezza: non si può dire che gli adolescenti dissoluti di Ellis vivano una bella vita (disperazione, confusione, eccessi di qualunque tipo, assenza di empatia) eppure sono vite desiderabili, vite in cui da lettore vorresti trovarti, anche se magari non per tutta la vita. Meno di zero è un memorabile libro sulla ricchezza (e l’Occidente) perché l’autore, giocando proprio su questo conflitto – la seduzione che esercita un certo stile di vita anche sapendo che è moralmente sbagliato – ci mostra i nostri sentimenti e i nostri desideri, anche quelli che non sappiamo di avere.

Ellis è stato considerato uno principali critici dell’America reaganiana, eppure i suoi libri sono qualcosa di molto più complesso di una “critica”. Così come molto più complesse di una critica sono le fotografie di Lauren Greenfield incluse nel progetto Generation Wealth. Una monografia, appena uscita da Phaidon, che racconta il lavoro ventennale (accompagnato da interviste e documenti) di questa fotografa e documentarista intorno, appunto, al tema della ricchezza, un lavoro iniziato con il progetto Fast Forward: Growing Up in the Shadow of Hollywood sul confronto tra adolescenti delle classi ricche e povere a Los Angeles.

Per quanto molto più spinte sugli aspetti grotteschi e seduttivi rispetto a Ellis, e per quanto il progetto sia pervaso dichiaratamente da una critica agli eccessi della ricchezza, anche le fotografie di Laura Greenfield problematizzano il modo in cui guardiamo i ricchi. Sembrano buffi, a volte, lunari. Il modo in cui appaiono, in cui si vestono, in cui scelgono i loro accessori ci fanno pensare a quelle torte troppo decorate e con troppa panna, che guardiamo divertiti senza che ci venga voglia di mangiarle. Eppure, altre volte, scremata la cattiveria, si coglie un senso di sacro, una luce diversa che si posa sui volti di questi privilegiati globali. Quella luce ci dice che non è sempre così semplice prendere posizione, formare dei giudizi che tengano conto dei nostri sentimenti reali. Viene da pensare anche ai ritratti di re e di corte, una delle principali forme della pittura antica e di quella rinascimentale. Ancora oggi non sono univoci i segni che riusciamo a leggere nei volti dei ricchi e dei potenti: più che un semplice giudizio (e quindi una distanza), chiedono un rispecchiamento.

Nelle immagini, in ordine di apparizione: Kim Kardashian a 12 anni insieme a sua sorella Kourtney, 13, a una scuola di danza a Bel-Air, Los Angeles, 1992; la festa dell’Indipendenza del 1993 di Lindsey, 18 anni, che appena tre giorni prima si è affidata a un chirurgo estetico per rimodellare il suo naso; alcune ragazze della Crenshaw High School vincitrici di un concorso per ricevere un “Oscar treatment” che comprendeva limousine personali e photoshooting, 2001; Kailia Deliz, cinque anni, riceve il suo premio in denaro per la vittoria nel concorso di bellezza “Summer Fun” a Oxnard, California, nel 2011; il “bikini contest” di Becky, 20 anni, a Panama City, 2000; Jackie e le sue amiche a un’apertura su invito del Versace storie di Beverly Hills, 2007; Ilona nella sua casa di Mosca con la figlia Michelle, 4 anni, 2012, indossa una felpa del designer di moda Andrey Artyomov; l’imprenditrice di Las Vegas Tiffany Masters, 38 anni, impiega giovani ragazze per intrattenere i clienti dei nightclub locali.
Photograph and text © 2017 Lauren Greenfield/INSTITUTE
Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.