Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
A Hong Kong la fragola più cara del mondo

CitySuper è una catena di supermercati di fascia alta di Hong Kong che si presenta come un “mega lifestyle specialty store.” Uno dei suoi prodotti è una fragola che viene venduta in confezione singola in una scatola di pregio, elegantemente imballata, per il modico prezzo di 168 dollari locali: si chiama “Kotoka Strawberry Gift Box.” La fragola, si spiega nella confezione, è trasportata «per via aerea» dal Giappone: è coltivata nella località di Nara, non lontana da Osaka ed è presentata come un frutto «raro» per la sua «buona acidità e dolcezza ricca».
Stupito dalla presentazione roboante e dal prezzo record, Nash Jenkins, staff writer della rivista Time inviato a Hong Kong, ha dedicato un divertente articolo alla “Kotoka Strawberry Gift Box.” Si tratta di «un’ottima fragola, l’acidità è perfettamente calibrata e compensata dalla giusta quantità di fruttosio; la polpa è succosa, ma non troppo morbida», commenta dopo averne provata una. Tuttavia «esistono molte fragole nel mondo che sono altrettanto buone» e che possono essere acquistate per un quinto di quel prezzo, e forse meno.
La vendita di fragole di super-lusso a 20 euro l’una, scrive Jenkins tra il serio e il faceto, è lo specchio di una società talmente ricca da essere allo sbando: «Esiste un posto migliore per i ricchi rispetto a Hong Kong? Le tasse sono, com’è noto, molto basse, le spiagge delle Maldive sono a solo sei ore di viaggio, magari a bordo di un volo Cathay Pacific, che offre una delle prime classi più lussuose al mondo», spiega. «Però la vera decadenza – una decadenza ingiustificata – si trova al supermercato».
Una donna al Derby di Epsom, in Inghilterra, 1998 (Julian Herbert/Allspor); un’immagine del “Kotoka Strawberry Gift Box”

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.