Hype ↓
03:16 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Le donne di Slim Aarons

Un libro raccoglie il lato femminile delle «beautiful people in beautiful places» che hanno reso celebre l'opera del fotografo americano.

02 Novembre 2016

La guerra, in un certo senso, fece bene a Slim Aarons: tornato dal fronte europeo (sbarcò anche ad Anzio, con gli Alleati) dopo la fine della Seconda guerra mondiale, non cadde nel pozzo del ptsd, né rimase intrappolato in romanticismi sulla bellezza della guerra. Decise invece di non vivere mai più quello che aveva vissuto sul fronte. Di dedicare la sua vita al contrario della guerra, ciò che verrà descritto poi nel suo motto: fotografare «attractive people doing attractive things in attractive places».

L’Italia, ancora una volta, svolse un ruolo fondamentale nella sua vita, contribuendo a formare il particolare stile di ritratti che lo renderanno uno dei più iconici fotografi del Novecento. Il magazine Life aprì una sede a Roma, e gli offrì un posto. Qui iniziò a frequentare «stelle del cinema, gangster e il Vaticano». Una foto in particolare segnò un punto di svolta nella carriera di Aarons: fu quando Life gli chiese di scattare un ritratto di una allora diciannovenne Betsy von Furstenberg per una copertina. Aarons raccontò: «Dovevo portarla via da Roma e dalla vita notturna di Roma, farle sparire le borse sotto gli occhi. Allora la portai in un piccolo hotel a Ravello, sulla Costiera amalfitana. La lasciai a dormire e riposare per due giorni interi. Pranzavamo insieme, e chiamavo continuamente i suoi genitori per assicurare che non stessi approfittando della figlia». La copertina uscì nel gennaio del 1951 e catapultò Slim Aarons, immediatamente, tra i migliori fotografi di Life e del momento. Da lì in avanti, sarebbero state centinaia le altre Betsy von Furstenberg fotografate.

Abrams_Imprint_Copyright_LeftAlign_BlackAarons fotografò per decine di anni il mondo allora conosciuto come “jet set”, da Acapulco a Saint Moritz, da Palm Springs a Capri. Una volta trovate le «persone attraenti» era facile e naturale fotografarle in «luoghi attraenti»: molto spesso le loro stesse case, o hotel di lusso, o luoghi di villeggiatura, enclave allora inaccessibili di ricchezza e nobiltà. Le «attractive things», naturalmente, erano oziare, bere cocktail, e talvolta mangiare. Ogni foto, ogni volume di Slim Aarons ha contribuito a rendere questo mondo un po’ più proibito, iperuranico, leggendario. Gli anni del jet set frequentato e ritratto da Aarons, che erano i Cinquanta, i Sessanta e i Settanta soprattutto, erano anni in cui la celebrità aveva un significato molto diverso da oggi, e pure da quello che prenderà con gli anni Ottanta e Novanta. William Norwich, nell’introduzione al volume Poolside with Slim Aarons, lo paragona a un Eden che venne definitivamente corrotto dall’Aids. Dopo gli anni Ottanta, l’edonismo non fu mai più lo stesso.

È da poco uscito, per Abrams, la raccolta Slim Aarons: Women. Contiene oltre duecento ritratti femminili, per la maggior parte mai apparsi in raccolte precedenti. Tra i volti, oltre alla già citata Betsy von Furstenberg, anche Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Diana Vreeland. Ma i soggetti più frequenti del libro sono le “socialite”: Babe Paley, Alice Topping, Nelda Linsk, Patsy Pulitzer e molte altre. Ogni scatto è ambientato in modo naturale in ville, piscine, cottage, castelli, fedelmente a un’altra famosa massima del fotografo: «No assistants, no props, no stylists, no lights, no problems».

Nella gallery, da sinistra a destra: Anne Bindon, model and competitive swimmer, stretches her legs at Long Bay Beach, Bermuda, 1955; Lady Daphne Cameron sits on a tiger pelt in the trophy room of Laddie Sanford’s Palm Beach house, 1959; The Swiss actress Ursula Andress, Rome, circa 1955; Guests relax around the Canellopoulos penthouse pool, Athens, 1961; Film producer Valerie Cates, Marbella, 1976; Laure de La Haye-Jousselin at the gates to her château in Normandy, 1957; Painter and sculptor Wendy Vanderbilt Lehman, Palm Beach, 1964; Donna Stefanella Vanni Calvello di San Vincenzo in her family’s residence, Palazzo Gangi, Palermo, 1984. Crediti: © Slim Aarons/Getty Images.
Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.