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18:34 martedì 17 giugno 2025
Già nel 1986, in un’intervista della Rai, Netanyahu mostrava di essere un estremista Fa impressione vedere le risposte date dall'allora 38enne Netanyahu a Giovanni Minoli nel famoso programma Mixer.
A quanto pare Papa Leone XIV è imparentato con un sacco di celebrity Lo ha rivelato un'inchiesta del New York Times: tra i cugini alla lontana ci sono Madonna, Angelina Jolie, Justin Bieber, Justin Trudeau e pure Hillary Clinton.
Per i palestinesi che vivono in Israele non ci sono bunker antiaerei in cui cercare rifugio Non ci sono perché non sono stati costruiti: con i bombardamenti iraniani i civili non hanno via di scampo.
I veneziani le stanno provando tutte per rovinare il matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sánchez Striscioni, cartelli, assemblee, proteste, pure un adesivo anti Bezos ufficiale che si trova attaccato un po' ovunque in città.
La nuova grande idea di Mark Zuckerberg è mettere la pubblicità anche dentro Whatsapp Per il momento le chat sono state risparmiate dalla banneristica, ma c'è sa scommettere che non sarà così a lungo.
Pixar ha annunciato un film con protagonista un gatto nero e tutti hanno pensato che ricorda molto un altro film con protagonista un gatto nero Il film Disney-Pixar si intitola Gatto, è ambientato a Venezia e lo dirige Enrico Casarosa. Il film al quale viene accostato lo potete indovinare facilmente.
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.

Nigeria magica

Un bambino si rifugia in un bosco di spiriti per fuggire dalla guerra: la serie fotografica This is What Hatred Did di Cristina De Middel.

28 Luglio 2015

Per salvarsi da un attacco al suo villaggio, un bambino si rifugia nel Bosco, un territorio magico dove risiedono gli spiriti Yoruba e dove nessun altro essere vivente può entrare. Siamo in Nigeria, negli anni Sessanta. Il bambino trascorrerà trent’anni in questo posto incantato, diventando un re, un dio, uno schiavo, una mucca, un cavallo e una capra, cercando di trovare una via d’uscita tra i fantasmi, combattendo in due guerre e finendo condannato a morte sei volte. Tutto questo succede in un centinaio di pagine del libro La mia vita nel bosco degli spiriti dell’autore nigeriano Amos Tutuola, reso celebre anche grazie al sostegno del poeta Dylan Thomas che definì i suoi scritti: «Brevi, affollati, macabri e ammalianti» e al disco di Brian Eno e David Byrne, My Life In The Bush Of Ghosts, anch’esso ispirato al racconto.

La serie fotografica This is What Hatred Did (Questo è ciò che ha fatto l’odio), che prende il nome dalla misteriosa ultima frase del libro, è una reinterpretazione fotografica del racconto in chiave contemporanea. Il lavoro della fotografa Cristina De Middel si concentra sull’ambigua relazione tra fotografia e realtà, unendo fotografia documentaristica e concettuale, giocando con ricostruzioni e archetipi e cancellando i confini tra finzione e cronaca, come vediamo in queste foto, dove si racconta la storia della Nigeria attraverso l’assurdità della guerra e il misticismo.

Il progetto è attualmente esposto alla Triennale di fotografia di Francoforte Ray 2015, un’edizione intitolata Imagine Reality, mentre alla fine di settembre si sposterà in una personale alla Contact Gallery di Toronto.

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