Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Il menu di Lincoln
Il ballo inaugurale (il secondo) del presidente Abraham Lincoln si tenne il 6 marzo del 1865, a Washington, nell’edificio ora sede dello Smithsonian American Art Museum and National Portrait Gallery. Gli invitati erano, secondo le ricostruzioni, circa 4000. Il prezzo d’ingresso era di 10 dollari, e ogni cavaliere aveva la possibilità di accompagnarsi a due damigelle. Si ballarono valzer e quadriglie, e il presidente, con la moglie Mary Todd, arrivò intorno alle dieci e mezza. Ma non c’erano i classici tavoli rotondi, quelli che siamo abituati a vedere alle serate di beneficenza o fundraising: al centro della sala, invece, un’unica tavolata lunga circa ottanta metri. Il menu, consegnato ai partecipanti nonostante la cena fosse in formato buffet, ovvero in piedi, comprendeva ostriche, quattro diversi tipi di carne di manzo, quattro diversi tipi di carne di pollo o tacchino, paté d’anatra e foie gras (piuttosto inusuale per l’epoca, tanto che la dicitura “Patetes” è un chiaro errore), e moltissimi dolci: G. A. Balzer, il fornitore del pasto, era infatti e prima di tutto un pasticcere. Dopo decine di anni, anche Ronald Reagan e G. H. W. Bush si servirono della famiglia Balzer per i loro banchetti: uno dei discendenti, Robert Lawrence Balzer, columnist culinario per il Los Angeles Times, lavorò anche come addetto alla composizione del menu.


Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.