I portuali di Spagna, Francia, Grecia, Cipro, Marocco e Germania arrivano in Italia per bloccare tutte le esportazioni di armi usate a Gaza.
A sorpresa, le elezioni in Moldavia le hanno stravinte gli europeisti
Il Partito azione e solidarietà ha preso poco più del 50 per cento dei voti, un momento fondamentale nell'avvicinamento del Paese all'Ue.

In un clima di tensione causato anche e soprattutto dal pericolo di interferenze russe, in Moldavia si è votato e i cittadini hanno scelto l’Europa. Domenica 28 settembre il partito europeista guidato dalla Presidente Maia Sandu ha conquistato una nuova maggioranza ottenendo oltre il 50 per cento dei consensi nelle elezioni parlamentari, un risultato sorprendente e un passo importantissimo nel percorso di avvicinamento del Paese all’Unione europea.
Come riporta Euronews, il Partito azione e solidarietà (Pas) si è attestato al 50,03 per cento dei voti, superando nettamente i partiti filorussi guidati dal Blocco patriottico, che ha ottenuto il 24,26 per cento. Secondo le proiezioni basate sui risultati definitivi, il Pas dovrebbe ottenere 53 seggi sui 101 del Parlamento, il Blocco 27 e i suoi alleati 21 in totale. Tutto ciò significa che la nomina di un nuovo Primo ministro spetterà al partito della Presidente Sandu. Sono subito arrivate le congratulazioni della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, tramite social media.
Anche queste elezioni si sono svolte in un clima di tensione, nel timore di irregolarità e di destabilizzazione. Subito prima dei risultati ufficiali, il filorusso ed ex Presidente Igor Dodon ha invitato i suoi sostenitori a radunarsi davanti al Parlamento per «difendere la vittoria» prima ancora della proclamazione ufficiale dei risultati (raduno trasformatosi in un fiasco). Il ministero degli Esteri moldavo ha riferito di minacce recapitate ai seggi in Romania, Spagna, Italia e Stati Uniti. Un ruolo cruciale in queste elezioni, infatti, è stato giocato dai moldavi che hanno votato dall’estero: per capire quanto peso elettorale abbiano questi ultimi, basti pensare che alle elezioni presidenziali dello scorso anno oltre 327 mila moldavi all’estero avevano votato. In più, la polizia ha arrestato tre persone accusate di voler provocare “destabilizzazioni e disordini di massa”.