Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.
Sta per inaugurare la prima mostra fotografica di Yorgos Lanthimos

Yorgos Lanthimos lavora quasi quanto Luca Guadagnino: ha finito di girare il suo nuovo film, Bugonia (sì, Emma Stone c’è), che uscirà il 6 novembre di quest’anno, continua a lavorare sull’attesissimo adattamento del Mio anno di riposo e oblio, si è messo a scrivere il film che verrà dopo di quello (Fatale, adattamento dell’omonimo racconto di Jean-Patrick Manchette), e in mezzo a tutti questi impegni ha pure trovato il tempo di allestire la sua prima mostra fotografica. Si intitola Yorgos Lanthimos: Photographs (non originalissimo, ci permettiamo di dirlo) e includerà fotografie prese da due libri che il regista ha pubblicato recentemente con MACK, i shall sing these songs beautifully e Kinds of Kindness. Oltre a quelle tratte da questi libri, ci saranno anche diverse foto di scena scattate sul set di Povere creature! (pubblicate anche queste in un libro, Dear God, the Parthenon Is Still Broken).

Una delle fotografie di Yorgos Lanthimos in mostra alla Webber Gallery di Los Angeles
Per chi fosse interessato, e soprattutto per chi tra il 30 marzo e il 24 maggio si troverà a passare da Los Angeles, la mostra è in programma alla Webber Gallery.

Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.