I fermati e gli espulsi sono già più di un centinaio e tra loro ci sono anche diversi italiani.
Tutti i migranti deportati in Albania dovranno tornare in Italia

Verrà il giorno in cui qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di quello che è successo negli ultimi giorni tra Italia e Albania. Ma non è questo il giorno: quest’oggi segnaliamo che il Tribunale di Roma, in particolare i giudici della sezione specializzata in materia di immigrazione, non hanno convalidato nessuno dei sedici provvedimenti con i quali i migranti erano stati deportati in Albania. La notizia l’ha data l’Ong Sea Watch Italy con un post su Instagram: questo dunque il primo risultato ottenuto dalla nuova politica migratoria del governo italiano. Adesso aspettiamo di capire cosa succederà: le stesse sedici persone verranno nuovamente inviate in Albania, con chissà quali altre motivazioni? Proseguirà il casting della deportazione, come lo aveva definito Ferdinando Cotugno in un pezzo per Rivista Studio, e verranno selezionate altre sedici vittime?
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In attesa di scoprire le risposte a queste domande, può essere utile fare un bilancio di questa operazione italo-albanese. Innanzitutto, bisogna ricordare che quattro delle sedici persone deportate erano rientrate in Italia già ieri: due perché si sono dichiarate minorenni – categoria che non rientra nell’accordo stretto tra il nostro Paese e l’Albania – e due per problemi di salute. Per deportare queste sedici persone, il governo ha speso, secondo le stime più attendibili, tra i 250 mila e i 290 mila euro. Vale a dire 18 mila euro a deportato. Non che la questione sia economica, ma è bene riportare queste cifre se si considera quanta propaganda sia stata fatta in Italia negli ultimi dieci anni sul cosiddetto “costo” dell’immigrazione: i partiti che oggi costituiscono la coalizione di governo definivano “eccessivi” i 30-35 euro che le associazioni e imprese che si occupano di accoglienza ricevono come rimborso per ogni persona accolta in una loro struttura.
Un ultimo dato: mentre si celebrava come una svolta storica nelle politiche migratorie italiane la deportazione di sedici persone in Albania, nel nostro Paese sono arrivati 2285 immigrati.

Storie Instagram piene (di tessere elettorali, di inviti al voto, di improperi contro gli astenuti) e urne vuote: per l'ennesima volta, la politica fatta sui social si è dimostrata il più inutile degli strumenti.