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11:49 giovedì 11 settembre 2025
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.
Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
La vita e la carriera del giovane Gigi D’Alessio diventeranno un film Il biopic si intitolerà Solo se canti tu e a interpretare D'Alessio sarà Matteo Paolillo, meglio noto come Edoardo Conte di Mare fuori.
Migliaia di registi, attori, sceneggiatori e lavoratori del cinema hanno firmato un appello per boicottare l’industria cinematografica israeliana Tra questi anche Yorgos Lanthimos, Olivia Colman, Tilda Swinton, Javier Bardem, Ayo Edebiri, Riz Ahmed e Josh O’Connor.
Il tentativo del governo nepalese di vietare i social è finito con 19 morti, le dimissioni del Presidente del Consiglio e il Parlamento in fiamme In 48 ore il Paese è piombato nel caos, il governo è stato costretto a fare marcia indietro e a chiedere pure scusa.
Una giornalista italiana ha scatenato un putiferio per non aver coinvolto Ayo Edebiri in una domanda su MeToo e Black Lives Matter Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.

Jeremy Strong ha detto che Succession l’ha devastato e che non gli manca per niente

15 Ottobre 2024

«La lotta di Kendall è stata dura da portare avanti per sette anni. C’è altro che voglio fare», ha detto Jeremy Strong al Sunday Times, intervistato in occasione del suo nuovo importante ruolo, quello dell’avvocato Roy Cohn in The Apprentice. «Sono consapevole che è uno dei capitoli principali della mia vita, ma non mi manca». «It fucked me up», ha usato queste parole per descrivere l’effetto del ruolo di Kendall sulla sua psiche, e ha continuato aggiungendo che nel periodo in cui lo interpretava spesso «perdeva il contatto con la felicità». È plausibile che con i suoi tormenti Kendall abbia avuto sull’attore, uno che, se vi ricordate la controversa intervista del New Yorker, aveva preso il ruolo molto sul serio (forse troppo), un forte effetto depressivo. Era proprio lo stesso periodo, la fine del 2021, in cui noi ci domandavamo quanto fosse grave innamorarsi perdutamente di un personaggio orribile come Kendall Roy (ne scrivevamo qui). A differenza dei fan di Succession, che continuano a seguire e commentare con nostalgia l’account @kendallroylookingsad, Jeremy Strong ha espresso fin da subito il desiderio di voltare pagina per paura di rimanere incastrato per sempre nel ruolo che ha definito «l’apice della sua carriera».

Chissà che nei panni di Roy Cohn l’attore non sia riuscito a superare se stesso. «Non si può sopravvalutare la sua influenza nel nostro Paese», ha detto Strong parlando dell’avvocato personale di Trump dal 1973 al 1985, morto nel 1986 per complicazioni dovute all’Aids, cinque settimane dopo essere stato radiato dall’ordine per condotta non etica,«la sua capacità di negare la realtà e altre cose che ha trasmesso a Donald Trump. Il suo copione ha una portata tentacolare sbalorditiva: è la persona più affascinante che abbia mai cercato di impersonare. Dovrei fare una premessa: il mio lavoro è quello di essere un investigatore umanistico di un soggetto [sì, dice proprio così, ndr] e di astenermi dal giudizio. Quindi, anche se personalmente potrei avere molti giudizi su Roy Cohn, quella non è la parte di me che si impegna nel lavoro creativo».

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