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11:33 mercoledì 3 settembre 2025
Chloe Malle è la nuova direttrice di Vogue Us Figlia dell'attrice Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, dal 2023 era direttrice del sito di Vogue, dove lavora da 14 anni.
Anche la più importante associazione di studiosi del genocidio del mondo dice che quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio L'International Association of Genocide Scholars ha pubblicato una risoluzione in cui condanna apertamente Israele.
La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.
Il Ceo di Nestlé è stato licenziato per aver nascosto una relazione con una sua dipendente Una «undisclosed romantic relationship» costata carissimo a Laurent Freixe, che lavorava per l'azienda da 40 anni.
La turistificazione in Albania è stata così veloce che farci le vacanze è diventato già troppo costoso I turisti aumentano sempre di più, spendono sempre di più, e questo sta causando gli ormai soliti problemi ai residenti.
Nell’assurdo piano di Trump per costruire la cosiddetta Riviera di Gaza ci sono anche delle città “governate” dall’AI Lo ha rivelato il Washington Post, che ha pubblicato parti di questo piano di ricostruzione di Gaza che sembra un (brutto) racconto sci-fi.
Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3 Un film d'autore per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Emma Stone, che in Bugonia interpreta una donna accusata di essere un alieno, crede nell’esistenza degli alieni E ha spiegato anche perché: lo ha capito guardando la serie Cosmos di Carl Sagan.

In Germania dei gruppi di punk hanno deciso di invadere le località di vacanza dei ricchi

23 Luglio 2024

Un nuovo giorno, una nuova protesta contro i turisti. Dopo le pistole ad acqua di Barcellona, gli sciami di droni in Grecia e la marcia dei 20 mila di Maiorca, oggi le cronache del movimento internazionale “Turista torna a casa!” ci portano in Germania, sull’isola di Sylt, esclusivissima località turistica nel Mare del Nord. La protesta, come riporta il Guardian, non è una novità: è infatti il terzo anno consecutivo che dei gruppi di punk hanno deciso si invadere l’isola per denunciare le nefaste conseguenze della turistificazione: emarginazione, inquinamento e un sensibile aumento della presenza dell’estrema destra. Tra gli organizzatori dell’invasione-protesta, la sigla principale è Aktion Sylt: a dire del gruppo, il loro obiettivo è che queste oasi per «fascisti che campano di finanziamenti pubblici, nazisti evasori fiscali e distruttori del mondo» diventino finalmente una cosa del passato.

È tutto ben organizzato, sia i residenti che la polizia locale sa esattamente quello che succederà: la protesta durerà fino al 6 settembre, i manifestanti organizzeranno eventi vari (concerti, dibattiti, feste), saranno al massimo 300, avranno un loro accampamento, useranno bagni chimici messi a loro disposizione, si sposteranno solo per fare la spesa e in caso di emergenza, e alla fine smonteranno, puliranno e porteranno via tutto. Per tutto il tempo ci saranno degli steward a controllare che le regole stabilite vengano rispettate. Una curiosità: la protesta è stata involontariamente favorita dal governo tedesco, che nel 2022 decise per l’introduzione di un abbonamento mensile dal costo di 9 euro che permetteva accesso illimitato a tutti i mezzi di trasporto pubblico del Paese. I punk ne hanno approfittato per realizzare finalmente un progetto tanto atteso ma che non si erano mai potuti permettere: arrivare e soggiornare a Sylt, infatti, fino a quel momento era un affare troppo costoso per la maggior parte di loro.

Quest’anno Aktion Sylt e le altre associazioni hanno organizzato l’invasione con particolare entusiasmo. La ragione di questo rinnovato desiderio di partecipazione è un video di cui si è parlato molto nei giorni delle elezioni europee, quello in cui si vedeva un gruppo di persone di estrema destra cantare un coro razzista, una cover neonazista de “L’Amour Toujours” di Gigi D’Agostino (lo slogan è sempre lo stesso, dal 1924 a oggi non è quasi mai cambiato: “La Germania ai tedeschi”). Quel video, si è scoperto poi, ritraeva persone in vacanza proprio sull’isola di Sylt.

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