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10:26 giovedì 19 giugno 2025
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.
A causa del caldo (e dell’overtourism), in futuro ferie e chiusure aziendali potrebbero essere spostate in primavera Sta già succedendo, in realtà: chi può parte quando le temperature sono ancora sopportabili, i luoghi meno affollati e i prezzi più accessibili.
È uscito il trailer di Portobello, la serie tv sul caso Tortora e la prima produzione italiana di Hbo Diretta da Marco Bellocchio e con protagonista Fabrizio Gifuni, è già uno dei titoli italiani più attesi del 2026.
Già nel 1986, in un’intervista della Rai, Netanyahu mostrava di essere un estremista Fa impressione vedere le risposte date dall'allora 38enne Netanyahu a Giovanni Minoli nel famoso programma Mixer.
A quanto pare Papa Leone XIV è imparentato con un sacco di celebrity Lo ha rivelato un'inchiesta del New York Times: tra i cugini alla lontana ci sono Madonna, Angelina Jolie, Justin Bieber, Justin Trudeau e pure Hillary Clinton.
Per i palestinesi che vivono in Israele non ci sono bunker antiaerei in cui cercare rifugio Non ci sono perché non sono stati costruiti: con i bombardamenti iraniani i civili non hanno via di scampo.

Tutti stanno chiedendo a Biden di ritirarsi

28 Giugno 2024

Mentre in Italia dormivamo, in America ci si preoccupava delle condizioni di salute di Joe Biden. I video li avrete visti tutti, le frasi le avrete ascoltate tutti anche quelle: il primo dibattito tra Biden e Trump è stato un disastro per il Presidente in carica. “A Fumbling Performance, and a Panicking Party“, scrive Peter Baker sul New York Times. Se negli scorsi mesi la questione era quasi sottaciuta, a malapena accennata (qui e qui un paio di esempi), oggi è diventata dibattito pubblico: nel Partito democratico americano, sui media progressisti, nell’elettorato democratico ci si chiede se non sia il caso di chiedere a Biden di farsi da parte, di ritirarsi, di lasciare la candidatura alle presidenziali a qualcuno altro. «Invece che smentire le preoccupazioni riguardanti la sua età, Biden, 81 anni, ne ha fatto una questione centrale», scrive sempre Baker sul Nyt. Non che la questione non fosse già centrale: le (disoneste) prese in giro per i video che lo ritraevano confuso e sperduto durante il G7 di Borgo Egnazia le abbiamo viste passare tutti sui nostri feed social.

Ma la differenza è che adesso l’età – di più: la presenza a se stesso – di Biden sono una preoccupazione per tutti, soprattutto per quelli che a novembre vorrebbero votare per lui. «È spaventoso», si legge ancora sul New York Times in un pezzo che raccoglie le reazioni e impressioni degli elettori dem subito dopo la fine del dibattito. Non che Trump abbia convinto nessuno di loro a cambiare idea e votare per i repubblicani, ma «nessuno dei due ispira fiducia. Sarà un novembre terribile per tante persone, me compresa», ha detto una delle persone intervistate dal Nyt. Che ha anche ospitato probabilmente l’editoriale più duro nei confronti di Biden di tutti quelli – tanti – che in queste ore stiamo leggendo: “Presidente Biden, ho visto abbastanza“, scrive Nicholas Kristof. «Lei può risolvere questa situazione ritirandosi. Non c’è tempo per organizzare nuove primarie, me lei può lasciare la scelta di un nuovo candidato alla Democratic National Convention che si terrà a Chicago». La domanda che si stanno ponendo in tanti, adesso, ovviamente è: chi? Chi potrebbe essere il candidato democratico al posto di Biden?

Certo è una situazione mai vista prima nella recente storia politica americana. Tanto che sono diverse le “guide” a cosa potrebbe succedere da qui in poi che provano a fare ordine nella confusione post dibattito: ApNews spiega perché è veramente difficile per i Democratici trovare un altro candidato a questo punto, così avanti nella campagna elettorale. Ma resta il fatto che, nonostante le difficoltà, la scelta va seriamente presa in considerazione perché la sconvolgente performance di Biden «lo segnerà per tutto il resto della campagna elettorale», scrive Laura Basset sul New York Magazine. Giornale, quest’ultimo, che sul suo sito ha pubblicato e sta continuamente aggiornando tutte le richieste di ritirarsi che in queste ore stanno arrivando a Biden. Tra queste, spicca quella di Alex Shephard su New Republic che, laconico, scrive semplicemente che è arrivato il momento di «ditch Biden», mollare Biden.

Come sempre, c’è chi prova a trovare nel disastro almeno un lato positivo: Jonathan Chait ha scritto che per Biden il dibattito è stato una catastrofe tale che «almeno nessuno lo accuserà di essersi dopato».

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