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La Rai vorrebbe abbandonare Sanremo (il Comune) e trasformare Sanremo (il festival) in un evento itinerante Sono settimane che la tv di Stato (e i discografici) litigano con il Comune: questioni di soldi, pare, che potrebbero portare alla fine del Festival per come lo conosciamo.
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.

Margaret Atwood e altri 9000 autori hanno firmato una lettera per impedire all’AI di usare i loro libri senza consenso

20 Luglio 2023

Una situazione che forse nemmeno Margaret Atwood, regina delle distopie, avrebbe potuto immaginare: in questi giorni più di 9000 autori, tra cui Atwood stessa, hanno firmato una lettera aperta indirizzata ai colossi delle AI per impedire che i loro libri vengano dati in pasto all’intelligenza artificiale a loro insaputa. Promossa dalla Authors Guild, la più grande organizzazione professionale americana per scrittori, la lettera è indirizzata ai CEO di OpenAI, Alphabet, Meta, Stability AI e IBM. Come ha spiegato il Guardian, la lettera presenta tre richieste specifiche: «Ottenere l’autorizzazione per l’uso del nostro materiale protetto da copyright, risarcire equamente gli scrittori per l’uso passato e in corso delle nostre opere, risarcire equamente gli scrittori per l’uso delle nostre opere nell’output AI, indipendentemente dal fatto che gli output violino o meno la legge vigente». Riassumendo, gli scrittori non vogliono che il loro lavoro venga utilizzato per “addestrare” le intelligenze artificali senza il loro consenso (anzi, senza che loro nemmeno ne siano al corrente) e soprattutto gratis.

Come ha sottolineato la presidente della Authors Guild, Maya Shanbhag Lang, «l’output dell’AI sarà sempre di natura derivativa. L’intelligenza artificiale rigurgita ciò che contiene, che è il lavoro di scrittori umani. È giusto che gli autori vengano ricompensati per aver “nutrito” l’intelligenza artificiale e consentirne l’evoluzione». Tra i firmatari ci sono anche Jonathan Franzen, Dan Brown, Jennifer Egan, Roxane Gay, George Saunders, Tobias Wolff e Michael Pollan. «La Authors Guild sta compiendo un passo importante per promuovere i diritti degli americani i cui dati, parole e immagini vengono sfruttati, per immenso profitto, senza il loro consenso», ha affermato Franzen. «In altre parole, praticamente tutti gli americani di età superiore ai sei anni».

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