Hype ↓
07:14 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

Di cosa si è parlato questa settimana

I video di Meloni e Marin, i meme di Letta, le Stories di Ferragni e le altre notizie della settimana.

27 Agosto 2022

Polemiche – Videodrome
Questa settimana non si è parlato di altro che del video di uno stupro avvenuto a Piacenza condiviso da Giorgia Meloni sui social. Di fronte alle (sacrosante) critiche, lei si è difesa dicendo che il video lo ha trovato sulle homepage di diversi quotidiani online e si è limitata a condividerlo, cosa che nell’opinione della leader di Fratelli d’Italia dovrebbe in qualche modo, per qualche motivo, rendere meno grave la sua scelta. Alla fine il video è stato rimosso dai social. Al termine della campagna elettorale manca ancora un mese: speriamo i moderatori delle piattaforme siano tornati dalle ferie freschi e riposati.

Ancora polemiche – Agenda Ferragni
Dopo aver lanciato l’allerta sulla sicurezza a Milano, un problema che a quanto pare Chiara Ferragni sente molto, l’influencer più famosa d’Italia continua a dettare l’agenda del Pd, che d’altra parte sembra averne bisogno. Questa volta Ferragni ha voluto (giustamente) parlare di aborto, o meglio della situazione in cui versano le regioni governate dalla destra, a cominciare dalle Marche, dove l’interruzione volontaria di gravidanza è stata resa quasi impossibile. Per Giorgia Meloni la regione del centro Italia è un modello, per Ferragni un abominio: fa paura chiedersi chi la spunterà.

Social – Memento Letta
Gli spunti comici forniti dalla campagna elettorale sono numerosi (anche se sempre minori di quelli tragici), quasi sempre e quasi tutti involontari. Enrico Letta era serissimo quando ha postato sui suoi social delle grafiche nuove fiammanti ideate dal visual dream team al quale il Pd si è affidato per questa campagna. «Con Putin/Con l’Europa, scegli», si leggeva nella grafica, un invito del segretario del Pd all’elettorato italiano: scegliete da che parte stare. La risposta dell’elettorato: stiamo dalla parte dei meme, come dimostrano le infinite variazioni di quella grafica apparse sui social.

Politica – Dirty Dancing
Se per i politici vecchia scuola gli scandali avevano a che fare con festini a luci rosse o intercettazioni, per i pochi Millennial al potere il problema sembrano essere gli amici che pubblicano foto e video senza consenso sui social. A scoprirlo sulla sua pelle è stata la premier finlandese Sanna Marin, che si è dovuta scusare per un video in cui la si vedeva ballare durante una cena a casa di, appunto, amici. Una scenetta piuttosto innocua, che ovviamente ha causato un putiferio con annesse teorie cospirazionista di matrice destrorsa, ma è singolare che per criticare Marin si scelga sempre e solo la sua vita privata e non le sue iniziative politiche.

Esteri – Le colpe dei padri
Per quello che ne sappiamo, la bomba che ha fatto esplodere l’auto sulla quale viaggiava Darya Dugina era indirizzata a suo padre Aleksandr, il “filosofo di Putin”. In Russia l’indagine sull’accaduto è durata pochissimo: l’esecutrice sarebbe (ovviamente) una ucraina del battaglione Azov, il mandante il governo di Kiev, l’attentato un atto di guerra, Dugina una vittima civile che ha pagato per il suo sostegno all’operazione militare speciale. Per il momento, nessuno al di fuori della Russia ha riconosciuto come credibile questa ricostruzione, ma la morte di Dugina ha già avuto conseguenze: gli ucraini, infatti, hanno preso malissimo la preghiera dedicatale da Papa Francesco, che l’ha definita una «vittima innocente».

Cronaca – Killing Maria Adela
Sembra quasi la storia di Villanelle, la spia russa interpretata da Jodie Comer in Killing Eve, se non fosse che di Maria Adela Kuhfeldt Rivera sappiamo solo che ha frequentato per anni i circoli Nato di Napoli per poi tornarsene misteriosamente nel 2018 a Mosca. La sua storia è stata rivelata da un’inchiesta congiunta di Repubblica, Bellingcat, Der Spiegel e Insider, che hanno ricostruito i movimenti della donna, imprenditrice nel campo della gioielleria dalla «complessa situazione sentimentale» e un passato nebuloso. Il suo vero nome pare sia Olga Kolobova: speriamo arrivi presto la serie tv.

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