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È morto Enzo Staiola, il bambino dagli occhi tristi di Ladri di biciclette Interpretò il piccolo Bruno nel capolavoro neorealista di Vittorio De Sica. Da adulto non fece l'attore, ma l'impiegato del catasto.
Il dissing tra Elon Musk e Donald Trump è degenerato Come ampiamente previsto, i due hanno rotto, ma non si pensava sarebbero arrivati fino a questo punto.
Lo scrittore Kamel Daoud era stato invitato alla Milanesiana ma non potrà partecipare perché in Italia rischia l’arresto A causa di Urì, romanzo con cui ha vinto il premio Goncourt e che uscirà in Italia il 17 giugno.
Gli undici abitanti di una remota isola giapponese vogliono ripopolarla usando i manga Gli anziani di Takaikamishima hanno fondato una scuola di fumetto, nella speranza di salvare l’isola dallo spopolamento.
Il designer delle T-shirt più amate dalle celebrity è un bambino di 11 anni Si chiama Dylan e tra i suoi clienti può già vantare Elle Fanning, Michelle Pfeiffer, Pharrell, Jamie Lee Curtis e Pierpaolo Piccioli.
Uno dei massimi esperti di Caravaggio del mondo dice di aver finalmente trovato il suo primo dipinto Secondo Gianni Papi, "Ragazzo che monda un frutto" è l'opera prima dell'artista: ci sarebbe un dettaglio che lo conferma oltre ogni ragionevole dubbio.

Negli Usa hanno vietato le sigarette elettroniche Juul perché forse fanno male

27 Giugno 2022

Diversamente dalle sigarette “normali”, non siamo ancora certi che le sigarette elettroniche non provochino danni alla salute ed è per questo che la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha deciso di vietare la vendita di tutti i prodotti Juul, una delle più grandi aziende di vaping del mondo. La compravendita di sigarette “normali” e di altri prodotti a base di tabacco, invece, rimane possibile. Per spiegare la sua decisione, la Fda ha citato la mancanza di informazioni sufficienti e la conseguente impossibilità di affermare che i prodotti Juul non costituiscano un rischio per «la salute pubblica». La decisione sulle sigarette elettroniche rientra in un più ampio pacchetto il cui obiettivo dovrebbe essere la lotta al tabagismo e ai danni portati dal fumo: nei provvedimenti rientrano anche la diminuzione della quantità di nicotina consentita nelle sigarette e il divieto di vendere quelle aromatizzate al mentolo (una decisione già presa dall’Unione Europea e dal Regno Unito nel 2020).

Juul ha già fatto sapere che farà ricorso contro la decisione della Fda. L’American Vapor Manufacturers Association, un’associazione che raccoglie le più grandi industrie americane del settore, ha criticato duramente la Fda. «Considerando vite perse e quelle potenzialmente distrutte, l’incredibile indifferenza della Fda nei confronti dei consumatori americani e del loro diritto a un’alternativa al fumo sicura come il vaping sarà certamente ricordata come uno dei più gravi episodi di negligenza normativa nella storia americana», ha detto Amanda Wheeler, presidente dell’American Vapor Manufacturers Association.

L’American Lung Association, però, si è detta d’accordo con la decisione dell’ente regolatore, definendola «a lungo attesa». L’associazione ha accusato Juul di condurre da tempo campagne promozionali indirizzate ai ragazzini e tese a farli diventare fumatori. E, in effetti, negli Stati Uniti è da diverso tempo che Juul viene considerata una delle aziende responsabili per l’aumento del numero di adolescenti che usano abitualmente sigarette elettroniche. Ma c’è anche chi sottolinea la contraddittorietà e inefficacia di decisioni come questa presa dalla Fda. Il giornalista Zachary Siegel, autore di una newsletter sulle drug policy intitolata Substance, in un’intervista a Dazed ha detto che è la stessa Fda a riconoscere che «i prodotti Juul non costituiscono un rischio immediato per i consumatori, mentre le normali sigarette sì. Ovviamente, le sigarette elettroniche portano dei rischi. Ma un divieto è poco più che pensiero magico, quando invece ci si dovrebbe concentrare sul riconoscimento di questi rischi e sulla costruzione di un mercato capace di gestirli e ridurli. Ancora una volta, gli enti regolatori americani dimostrano di non capire il concetto di riduzione del danno».

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