Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Pakistan, vuoi vedere che ci salta il premier?
Poveraccio, gli danno addosso da tutte le parti. Se c’è qualcuno tra due fuochi (e belli potenti) in questo momento, è il primo ministro pachistano Raza Gilani. Da un lato c’è il pressing degli Stati Uniti (leggi: alla Casa Bianca sono inviperiti) affinché il governo di Islamabad faccia luce su chi, come e quando abbia dato rifugio a Bin Laden (leggi: se c’è qualcuno nell’esercito e nei servizi segreti che ha coperto Obama, e sappiamo che c’è, liberatevene subito).
Dall’altro lato c’è l’opposizione interna, che sta chiedendo la testa del premier Gilani. Che a sentire loro si dovrebbe dimettere per avere incassato un grave offesa alla sovranità nazionale da parte degli Stati Uniti.
“We want resignations, not half-baked explanations,” an official of former prime minister Nawaz Sharif’s Pakistan Muslim League told the News daily.
Bene, ci dicono che in questo momento Raza Gilani sta preparando una dichiarazione pubblica. Nessuno vorrebbe essere nei suoi panni.

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Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.