Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Frodo del Signore degli Anelli non ha mai finito di leggere il Signore degli Anelli
In questi giorni gli appassionati di fantasy di tutto il mondo hanno festeggiato un anniversario speciale: sono infatti passati vent’anni dall’uscita del primo film della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli. L’adattamento per il grande schermo dell’opera di Tolkien, firmata da Peter Jackson, arrivò nella sale cinematografiche americane il 19 dicembre del 2001 (in Italia ci toccò aspettare fino al 18 gennaio 2002). In questi giorni sono stati tantissimi i ricordi e gli omaggi a quella che resta la saga fantasy più amata e popolare di tutti i tempi, tre film che sono diventati degli eventi e che hanno lasciato un segno profondissimo nella cultura pop di tutto il mondo.
Nell’ambito di questi “festeggiamenti”, Elijah Wood (l’attore che interpretava Frodo Baggins, il portatore dell’Anello) ha concesso un’intervista all’edizione americana di Esquire. E una delle cose più interessanti e divertenti di questa intervista è stata la confessione che il giornalista Matt Miller è riuscito a strappare a Wood, una rivelazione che ha sconvolto i fan dell’epopea della Terra di Mezzo: Elijah Wood non ha mai finito di leggere il libro del Signore degli Anelli. Non lo fece allora e non lo ha fatto nei vent’anni successivi: «Il libro è denso e verboso e incredibile e letterario e meraviglioso, però anche pesante. Mentre mi preparavo a interpretare Frodo, mentre lavoravo sul personaggio, feci una gran fatica a leggerlo. A un certo punto decisi che era meglio spostare la mia attenzione su altro e concentrarmi sul mondo in cui il mio personaggio viveva, il mondo descritto però nella sceneggiatura e non nel libro. Decisi di affidarmi alle persone che lavoravano con me. Trust the process».
Wood si sforza di contestualizzare, di giustificare, di spiegare, ma alla fine è costretto a cedere e ad ammettere la dura verità: «Non l’ho letto e sono passati vent’anni dalla prima volta che ne ho avuta in mano una copia. È ridicolo che io non l’abbia ancora letto tutto, lo so. È la croce che mi devo portare appresso. È una cosa veramente stupida. Tutti gli altri lo hanno letto», riconosce, ridendo, nel mezzo dell’intervista. Resta una notizia difficile da accettare per i fan della serie, però. Forse, l’unico modo per stemperare l’amaro in bocca è guardare il video realizzato da Stephen Colbert, grande fan della saga e conduttore del Late Show, per festeggiare il ventennale della Compagnia dell’Anello. Ci sono gli hobbit che rappano.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.