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Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».
I BTS hanno fatto la reunion, annunciato un nuovo disco e anche un tour mondiale Finita la leva militare, i sette sono tornati a lavoro: in una live hanno annunciato i molti impegni per la seconda metà del 2025 e il 2026.
Il leak del trailer dell’Odissea di Christopher Nolan era ampiamente prevedibile Il piano era di proiettarlo nelle sale americane per tutto il mese di luglio, ma ovviamente qualcuno ne ha fatto un video con lo smartphone.
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.

Cosa si sa del documentario sui Velvet Underground diretto da Todd Haynes

13 Ottobre 2021

Il nuovo documentario di Todd Haynes, The Velvet Underground, presentato a Cannes il maggio scorso e che apparirà nelle sale e su Apple tv+ dal 15 ottobre, offre un nuovo punto di vista sulla storica band che ha caratterizzato la scena musicale newyorkese e mondiale dagli anni ’60 in poi. Il film di Haynes non cerca di spiegare il fenomeno dei Velvet Underground, ma prova a fornire materiali e riferimenti in modo che lo spettatore respiri un po’ dell’atmosfera dell’epoca, utilizzando frammenti di filmati d’archivio e sfruttando come colonna sonora gran parte del loro catalogo musicale.

Realizzato durante l’isolamento della pandemia, il documentario immerge lo spettatore in una serie di scene alternate, per metà commenti contemporanei e per l’altra successione di immagini della New York di metà  anni ’60, utilizzando filmati, aneddoti, dietro le quinte e interviste con il co-fondatore dei Velvet John Cale, la batterista Maureen Tucker e molti dei collaboratori sopravvissuti. «Il mio lavoro come regista è cercare di utilizzare il mezzo cinematografico per aprire il linguaggio visivo di un film a una band e alla loro musica», ha detto il regista alla BBC.

Per raccontare la breve vita della band, la prima e più prolifica fase durò infatti dal 1964 al 1973 con alcune brevi parentesi negli anni ’90, Haynes ha utilizzato molto materiale dei tempi della Factory di Andy Warhol, messa a disposizione dall’artista come sala prove dopo il loro incontro al Café Bizarre nel Greenwich Village, approdando infine agli anni ’70, prima dello scioglimento del gruppo. 

«Sentivo che non ci fosse bisogno di un film sui Velvet Underground che dicesse semplicemente quanto fossero fantastici, ci sono un sacco di critici musicali che possono dirlo – ha detto Haynes a Rolling Stones – Volevo onorarli ma, nello spirito della band, fare qualcosa di radicale. E per cercare di capire come tre ragazzi ribelli di Long Island, un musicista d’avanguardia gallese, una strana modella tedesca e un timido e butterato lituano di seconda generazione si siano incontrati proprio in questo momento chiave». Il documentario segue la vita della band e le storie dei singoli componenti con un naturale focus su tre personaggi chiave: Nico, Lou Reed e John Cale.  Haynes così continua a fare film musicali: il primo, apprezzatissimo, fu Velvet Goldmine (ambientato nell’era del glam-rock) a cui è seguito, nel 2007, il film biografico I’m Not There su Bob-Dylan. 

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