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05:53 venerdì 22 agosto 2025
L’ultimo film della saga di Mission: Impossible è stato trasmesso gratuitamente su YouTube, ma ha potuto “vederlo” solo chi conosce l’alfabeto Morse E il pubblico sembra aver molto apprezzato l'iniziativa, a giudicare dai commenti che si leggono su YouTube.
A Maiorca quest’anno ci sono molti meno turisti a causa delle proteste contro l’overtourism Addirittura il 40 per cento in meno rispetto al 2024, secondo gli allarmatissimi balneari, ristoratori e albergatori locali.
Un sacco di gente è andata a vedere un concerto di Justin Bieber a Las Vegas senza accorgersi che sul palco non c’era lui ma un sosia Ci è voluta una canzone intera (una non eccellente interpretazione di "Sorry") prima che qualcuno cominciasse a sospettare.
È uscito il primo trailer di Good Boy, l’horror raccontato dal punto di vista di un cane Chi il film l'ha già visto dice che è bellissimo e che il protagonista, il cane Indy, meriterebbe un premio per la sua interpretazione.
È stato sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano La polizia è entrata questa mattina alle 7:30, l'operazione verrà completata oggi, dopo più di 30 anni di contenziosi e 133 rinvii.
I Paesi africani chiedono (per l’ennesima volta) di cambiare la mappa del mondo perché in quella attuale l’Africa è troppo piccola Le 55 nazioni dell'Unione africana vogliono cestinare la mappa di Mercatore, vecchia di secoli, e sostituirla con una più moderna e realistica.
Uno dei tormentoni dell’estate giapponese è un canzone generata con l’AI e basata su un meme “Yaju & U” è la prima canzone interamente, esplicitamente fatta con l'AI a raggiungere un tale successo. Facile prevedere che non sarà l'ultima.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.

La società di Steven Spielberg ha stretto un accordo con Netflix per produrre nuovi film ogni anno

22 Giugno 2021

Si tratta di una mossa sorprendente: Steven Spielberg, considerato a Hollywood una sorta di “avversario dello streaming” (sul modello Nolan e Scorsese), ha siglato un accordo con Netflix per la produzione di nuovi lungometraggi ogni anno tramite la sua società Amblin Partners. Una parterniship con il regista premio Oscar che, stando a quanto riporta Variety, sarebbe stata lungamente cercata proprio dal responsabile dei contenuti di Netflix, Ted Sarandos. Il patto dà alla piattaforma l’accesso a uno dei registi più noti nel mondo del cinema in un momento in cui la concorrenza nello spazio dello streaming sta diventando maggiormente agguerrita (considerando il lancio di Disney Plus, HBO Max e altri). L’accordo comunque non prevede necessariamente film diretti da Spielberg, ma appunto, semplicemente prodotti.

«In Amblin lo storytelling sarà sempre al centro dei nostri progetti. C’è l’incredibile opportunità di raccontare nuove storie e raggiungere il pubblico in nuovi modi. Questa incredibile strada per i nostri film sarà estremamente appagante e non vediamo l’ora di iniziare», ha commentato il regista. Ricordiamo inoltre che Amblin e Netflix hanno già collaborato per The Trial of Chicago 7, diretto da Aaron Sorkin, che ha ottenuto 6 nomination agli Oscar. Eppure, nel 2019, il regista aveva esortato l’Academy a vietare l’idoneità agli Oscar per le uscite in streaming. Da allora ha comunque chiarito il suo pensiero in merito, spiegando in un’intervista al New York Times che la sua non era assolutamente una battaglia a Netflix, né che fosse contrario al suo inserimento nella corsa agli Oscar: le sue parole, aveva detto, erano state travisate. «Voglio che le persone trovino il loro amato intrattenimento in qualsiasi forma o modo che ritengano adatto a loro. Grande schermo, piccolo schermo: ciò che conta davvero per me è una grande storia, e tutti dovrebbero avere la possibilità di conoscerla».

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