Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La Bbc ha raccontato il bellissimo progetto di hotel spaziali immaginato dalla catena Hilton nel 1967
«Non passa giorno in cui qualcuno non mi chieda quando verrà aperto il Lunar Hilton. Stanno scherzando, ovviamente, ma io non lo vedo affatto come uno scherzo», aveva detto Barron Hilton a una conferenza dell’American Astronomical Society a Dallas, il 2 maggio 1967. Per dimostrare che era molto serio, Hilton, allora presidente dell’azienda di famiglia e grande appassionato di aviazione in grado di pilotare aeroplani, alianti, elicotteri e mongolfiere, elaborò un piano dettagliato che includeva sia hotel orbitanti che un hotel lunare. Il progetto ricevette molta attenzione dalla stampa mondiale e diverse persone scrissero alla catena di hotel chiedendo come potersi assicurare una prenotazione. In pratica, come sottolinea la Bbc, che ha raccontato nei dettagli l’ambizioso programma di Barron, due anni prima che Neil Armstrong mettesse piede sulla luna la catena di hotel Hilton aveva già in programma di accogliere gli ospiti nello spazio.
Morto nel 2019, Barron Hilton non ha fatto in tempo a vedere il suo sogno trasformato in realtà. Ma chissà, forse un giorno, con l’aiuto di Elon Musk, il suo progetto potrebbe prendere forma. L’aveva immaginato in tutti i dettagli (sulla Bbc ci sono le foto): i turisti del futuro viaggeranno in traghetti da 6 persone e utilizzeranno gli Orbiter Hilton, capsule spaziali in grado di ospitare fino a 24 persone disseminate nello Spazio, come punti di sosta nei lunghi viaggi verso la Luna o altri pianeti. Il sontuoso Lunar Hilton, invece sorgerà sulla superficie della luna e si estenderà sottoterra, per questioni di regolazione della temperatura. Hilton aveva immaginato nei dettagli anche il cocktail bar: «I baristi avranno un lavoro facile. Premeranno un pulsante e uscirà una miscela pre-misurata e pre-raffreddata di puro alcol etilico e acqua distillata. Nella miscela il barista farà cadere una compressa: martini, Manhattan, Scotch, Gin. Bevanda istantanea!».
Per vendere meglio l’idea, Hilton si consultò con Don Douglas, allora presidente della McDonnell Douglas, una delle più grandi aziende aerospaziali statunitensi, presentandosi con uno studio realizzato dagli studenti della Cornell University completo di alcuni interessanti schizzi e oggetti di scena. Tra questi un mockup di una prenotazione, che impone come data di check-in «Dopo il 1980» e una chiave immaginaria di una delle stanze.

La chiave di una stanza del Lunar Hilton

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.