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18:39 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Pornhub ha dovuto cancellare milioni di video

15 Dicembre 2020

A far scoppiare la bomba era stato un articolo del New York Times in cui Nicholas Kristof denunciava la presenza di molti video caricati su Pornhub raffiguranti abusi sessuali, materiale pornografico di minori e alcuni casi di immagini riconducibili al fenomeno del revenge porn. Se da un lato la piattaforma di porno online più grande al mondo aveva respinto le accuse e dall’altro qualcuno avevano notato dei strani collegamenti con qualche gruppo ultra cattolico, lo scacco l’hanno dato Mastercard e Visa impendendo i pagamenti sul sito, nell’attesa di verificare la veridicità delle accuse. Presto fatto, da ieri «ogni contenuto di Pornhub proviene da caricatori verificati, un requisito che piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, Snapchat e Twitter devono ancora istituire», si legge in una nota del sito. L’eliminazione di massa di lunedì mattina ha portato il numero totale di video sul sito da 13 milioni a soli 4 milioni, secondo un rapporto di Motherboard.

https://www.instagram.com/p/CIyFmi9lEF5/?utm_source=ig_web_copy_link 

Ora per caricare un video è necessario essere in possesso di un profilo verificato, compilando un format che include l’invio di una foto con il proprio documento in mano. Sebbene la società abbia riconosciuto la gravità delle accuse e abbia responsabilmente agito di conseguenza nella tutela di minori e “attori” non consensuali, nel comunicato stampa si sottolinea come la campagna per reprimere Pornhub provenga da gruppi che da tempo si battono contro i contenuti sessuali di ogni tipo, puntando il dito anche contro altre piattaforme. Secondo Pornhub, negli ultimi tre anni, Facebook ha segnalato 84 milioni di casi di materiale pedopornografico, mentre durante lo stesso periodo, la Internet Watch Foundation ha segnalato solo 118 incidenti su Pornhub. Nel comunicato, Pornhub si scaglia anche contro il National Center on Sexual Exploitation e Exodus Cry / TraffickingHub, due gruppi a capo della campagna contro la piattaforma, proseguendo: «Queste sono organizzazioni lavorano per l’abolizione della pornografia, le stesse che hanno trascorso 50 anni a demonizzare Playboy, l’educazione sessuale, i diritti LGBTQ, i diritti delle donne e persino l’American Library Association. Oggi sembra essere il turno di Pornhub». 

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