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15:03 sabato 2 agosto 2025
Il nuovo regolamento per la tutela dei minori online in Regno Unito ha bloccato i post sulla guerra in Ucraina e Gaza Sono stati tra i primi contenuti online a essere oscurati dalle nuove regolamentazioni inglesi, prima di pornografia e video violenti.
L’assessore ai grandi eventi del comune di Roma sta facendo di tutto per portare gli Oasis in città Anche se al momento la reunion dei fratelli Gallagher non prevede l'Italia, Roma si è già fatta avanti con insistenza. 
La campagna pubblicitaria di Sydney Sweeney per American Eagle è sempre più un caso politico Dopo le polemiche sullo slogan scelto per accompagnare le foto a difendere l’attrice è intervenuta anche la Casa Bianca.
È morto Robert Wilson, il regista che inventò l’opera teatrale totale Con spettacoli come Einstein on the Beach portò musica, videoinstallazioni e l’interdisciplinarietà a teatro, modernizzandone il linguaggio.
Dopo otto anni di studio non stop, la Lofi Girl si è finalmente diplomata Il volto dell’amatissimo canale YouTube ha mostrato il diploma su TikTok, dopo aver tenuto compagnia a milioni di studenti e lavoratori.
In Nepal oltre il 70 per cento delle auto vendute è elettrico In soli cinque anni il tasso di auto elettriche in circolazione nel paese ha raggiunto quello di Norvegia e Singapore. 
Hollywood sembra intenzionata a dare un sequel a tutte le commedie romantiche degli ultimi trent’anni Mentre si gira "Il diavolo veste Prada 2" sono stati annunciati i ritorni di "Il matrimonio del mio migliore amico" e "Sognando Beckham".
A Newton, in Massachusetts, i residenti stanno protestando perché è stata rimossa la bandiera italiana dipinta su una strada La linea tricolore era un simbolo storico: la sindaca ha difeso la scelta parlando di esigenze di sicurezza stradale.

Pornhub ha dovuto cancellare milioni di video

15 Dicembre 2020

A far scoppiare la bomba era stato un articolo del New York Times in cui Nicholas Kristof denunciava la presenza di molti video caricati su Pornhub raffiguranti abusi sessuali, materiale pornografico di minori e alcuni casi di immagini riconducibili al fenomeno del revenge porn. Se da un lato la piattaforma di porno online più grande al mondo aveva respinto le accuse e dall’altro qualcuno avevano notato dei strani collegamenti con qualche gruppo ultra cattolico, lo scacco l’hanno dato Mastercard e Visa impendendo i pagamenti sul sito, nell’attesa di verificare la veridicità delle accuse. Presto fatto, da ieri «ogni contenuto di Pornhub proviene da caricatori verificati, un requisito che piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, Snapchat e Twitter devono ancora istituire», si legge in una nota del sito. L’eliminazione di massa di lunedì mattina ha portato il numero totale di video sul sito da 13 milioni a soli 4 milioni, secondo un rapporto di Motherboard.

https://www.instagram.com/p/CIyFmi9lEF5/?utm_source=ig_web_copy_link 

Ora per caricare un video è necessario essere in possesso di un profilo verificato, compilando un format che include l’invio di una foto con il proprio documento in mano. Sebbene la società abbia riconosciuto la gravità delle accuse e abbia responsabilmente agito di conseguenza nella tutela di minori e “attori” non consensuali, nel comunicato stampa si sottolinea come la campagna per reprimere Pornhub provenga da gruppi che da tempo si battono contro i contenuti sessuali di ogni tipo, puntando il dito anche contro altre piattaforme. Secondo Pornhub, negli ultimi tre anni, Facebook ha segnalato 84 milioni di casi di materiale pedopornografico, mentre durante lo stesso periodo, la Internet Watch Foundation ha segnalato solo 118 incidenti su Pornhub. Nel comunicato, Pornhub si scaglia anche contro il National Center on Sexual Exploitation e Exodus Cry / TraffickingHub, due gruppi a capo della campagna contro la piattaforma, proseguendo: «Queste sono organizzazioni lavorano per l’abolizione della pornografia, le stesse che hanno trascorso 50 anni a demonizzare Playboy, l’educazione sessuale, i diritti LGBTQ, i diritti delle donne e persino l’American Library Association. Oggi sembra essere il turno di Pornhub». 

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