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16:23 venerdì 11 luglio 2025
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.

Il No ha vinto solo nei centri storici delle grandi città

22 Settembre 2020

Il Sì ha vinto al referendum costituzionale del 20 e 21 settembre 2020 sul taglio del numero dei parlamentari (implicando quindi la modifica degli articoli 56 e 57 della Costituzione, promossa dal Movimento 5 Stelle), raccogliendo quasi il 70 per cento dei consensi. Il No, al contrario, ne ha raccolti poco più del 30 per cento. A emergere dall’analisi del voto referendario, un dato ulteriore, ovvero la prevalenza del Sì nelle periferie e quella del No nei centri storici, le zone dove tradizionalmente il voto è più orientato verso il centrosinistra.

A Milano infatti, il Sì ha incassato il 56,4 per cento salvo nel Municipio I, con il 56,5 per cento di voti per il No. Nel capoluogo lombardo, il sì ha comunque prevalso in tutti gli altri 8 municipi. Stessa e identica situazione a Roma, dove il No si è affermato nel municipio 1 (centro storico) con il 56 per cento e nel 2 (Parioli Nomentano) con il 57 per cento. Così anche a Torino: nonostante il sì si sia attestato al 60,74 per cento, le uniche circoscrizioni ad aver premiato il No sono state il Centro e la Crocetta, quartiere elegante del capoluogo piemontese dove il no ha ottenuto il 56,84 per cento. Anche il comune di Bologna frena rispetto alla media della sua provincia, registrando solo il 57,29 per cento del Sì contro il 42,71 per cento del No, che ha avuto la meglio nei due quartieri di Porto-Saragozza e Santo Stefano. Caso a parte per Napoli, dove il Sì ha vinto in tutte le municipalità, anche se la percentuale più bassa si ha proprio nella Municipalità 1 (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando), e così Firenze, in cui ha vinto il Sì al referendum anche se non di molto.

Tra le provincie italiane con le più alte percentuali dei No c’è Trieste (nel solo capoluogo i triestini che hanno scelto il sì sono stati 36.477, mentre i voti contrari sono stati 31.749), seguita da Udine, la seconda provincia italiana per numero di voti contrari. I risultati del referendum hanno infine espresso chiaramente la volontà di tagliare la rappresentanza , soprattutto al sud che con la riforma passerà a eleggere 67 senatori su 200 (e non più 108 su 315).

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