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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Che cos’è il “doomscrolling” e come evitarlo

16 Luglio 2020

«Annegare lentamente dentro delle specie di sabbie mobili emotive abbuffandosi di notizie negative» è diventato così comune che ora c’è un termine per definirlo: si chiama “doomscrolling” e ne ha scritto Brian X. Chen sul New York Times, osservando come, secondo alcuni dati raccolti da ricercatori, durante il lockdown il nostro tempo davanti allo schermo del telefono è aumentato di almeno il 50 per cento. «Ti svegli alle 6 e inizi a leggere. Cattive notizie seguono cattive notizie. I casi di Coronavirus continuano a salire, così come i decessi. I bambini non possono tornare a scuola. Il tuo ristorante e barbiere preferiti sono ancora chiusi. Le persone stanno perdendo il lavoro. È tutto terribile. Il mondo come lo ricordiamo è finito. Quando riemergi sono le 9 del mattino. Non sei ancora uscito dalla tua fossa di disperazione per fare la doccia. Ripeti questo esercizio masochistico durante la pausa pranzo – e ancora mentre ti prepari per andare a letto», così il giornalista descrive la drammatica esperienza del doomscrolling, che combinato con la dipendenza dallo schermo, potrebbe avere un impatto significativo sul nostro benessere mentale e fisico, rendendoci ansiosi, depressi, improduttivi e meno connessi con i nostri cari e noi stessi.

Le notizie su quello che accade nel mondo e nel nostro Paese sono una parte indispensabile della nostra vita quotidiana. È come col cibo: abbiamo bisogno di nutrirci per vivere, ma se mangiamo troppo e male otteniamo l’effetto contrario. Invece di un alleato, che ci fornisce energia, il cibo diventa un nemico, in grado di causare problemi psicologici e fisici a breve e lungo termine. Come se ne esce? Chen riporta i suggerimenti di Adam Gazzaley, neuroscienziato e coautore del libro The Distracted Mind: Ancient Brains in a High-Tech World. Per resistere a questa sorta di overdose da informazioni bisogna creare una specie di “dieta”, un piano per controllare l’introito di news negative che assumiamo quotidianamente, proprio nello stesso modo in cui si crea un programma alimentare per perdere peso. Il secondo step è quello di creare un piano da ripetere fino a quando non diventa un’abitudine. Gazzaley consiglia di iniziare fissando gli appuntamenti del calendario per qualsiasi cosa, anche per le attività banali come fare una passeggiata fuori, alle questioni lavorative come le riunioni in videoconferenza, e ritagliare tra tutte queste attività determinati momenti per leggere le notizie, prestando attenzione a mantenerli isolati e ben definiti. Ad esempio, se abbiamo notato che leggere le notizie durante la nostra pausa pranzo ci fa soffrire, meglio utilizzare quel tempo per una passeggiata intorno all’isolato o per cucinare.

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