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18:50 giovedì 19 giugno 2025
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.
La Juventus era nello Studio Ovale mentre Trump parlava dei destini del mondo La visita della squadra alla Casa Bianca probabilmente verrà ricordata come una delle scene più surreali della storia del club italiano.
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.

Il problema con i rimborsi dei concerti annullati

26 Maggio 2020

Se vi è capitato di comprare un biglietto per un concerto che si sarebbe dovuto tenere in primavera o quest’estate, avrete già ricevuto la notizia che i soldi non saranno rimborsati. E che l’opzione più probabile è l’emissione di un voucher, del valore del costo del biglietto, per un evento futuro, non necessariamente dello stesso artista ma dello stesso organizzatore. L’emissione dei voucher era stata introdotta già con il decreto legge del 17 marzo 2020 ed è stata confermata con l’ultimo decreto-legge Rilancio, sebbene con alcune modifiche: la possibilità di utilizzare il bonus è stata estesa da 12 a 18 mesi a partire dal giorno di emissione (la richiesta, invece, dev’essere fatta entro i 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, che è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale lo scorso 19 maggio, ha validità immediata e diventerà legge il prossimo 18 luglio) così come la possibilità di avere un rimborso agli eventi in programma fino al 30 settembre 2020.

La questione, com’era immaginabile, ha sollevato molte polemiche: intanto perché non è detto che il voucher vi dia la certezza di rivedere il vostro artista preferito, quindi perché non è stata prevista la possibilità, com’è successo con i biglietti aerei o del treno, di avere un rimborso completo. Per questi motivi Codacons e Federconsumatori si sono mosse per chiedere un intervento aggiuntivo al governo, a tutela degli acquirenti, ma per ora la situazione rimane questa, in Italia come in molti altri Paesi nel mondo. Come segnala Vox in un lungo approfondimento, i motivi per cui questo succede sono tanti, a cominciare dallo stravolgimento che il virus ha causato nel mondo degli eventi dal vivo, un cambiamento radicale di cui qui su Rivista Studio avevamo parlato con gli organizzatori di Terraforma, MI AMI e Club to Club. Nella situazione di incertezza di oggi, in cui non sappiamo ancora come e quando potremo tornare a vivere un grande evento insieme a centinaia o migliaia di persone, «gli artisti sono costretti a scegliere: devono rimandare, riprogrammare o cancellare i loro spettacoli in modo definitivo. Considerando tutti i fattori di imprevedibilità, chi può dire quale sia l’opzione migliore? Secondo un buon numero di artisti, la risposta è “rimandare”».

I rivenditori garantiscono quasi sempre automaticamente i rimborsi quando un evento viene cancellato dall’artista, ma i motivi tipici per cui questo succede, come le calamità naturali o la malattia del performer, sono molto diversi da una crisi sanitaria globale come quella in atto oggi. «Per gli artisti che fanno soldi girando il mondo in tour, l’annullamento – e la perdita di mesi di reddito – potrebbe non essere un’opzione allettante. Il rinvio invece potrebbe consentire loro un “cuscino” di sicurezza finanziaria, anche perché le politiche di rimborso diventano sempre più aggrovigliate durante la pandemia». Per quanto comprensibile sia questa visione, molti fan si sono lamentati del mancato rimborso e, dice Vox, questo potrebbe portare a un ulteriore cambio nelle logiche di compravendita dei biglietti e nel rapporto tra chi compra i biglietti dei concerti e i loro artisti preferiti.

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