Hype ↓
09:48 venerdì 20 giugno 2025
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.
La Juventus era nello Studio Ovale mentre Trump parlava dei destini del mondo La visita della squadra alla Casa Bianca probabilmente verrà ricordata come una delle scene più surreali della storia del club italiano.
Netflix trasmetterà in streaming TF1, il canale televisivo più seguito in Francia È il primo accordo di questo tipo firmato dalla piattaforma streaming. Non sarà l'ultimo, visti i recenti cambiamenti nella politica aziendale di Netflix.
Nel Regno Unito c’è la moda di andare a farsi le punturine di filler nei bagni pubblici Sempre più persone prendono appuntamento via social per un ritocchino low cost nelle toilette pubbliche, con rischi enormi per la salute.
Nanni Moretti ha raccontato i primi dettagli del suo prossimo film Si intitolerà Succederà questa notte, sarà un adattamento di una raccolta di racconti di Eshkol Nevo e i protagonisti saranno Jasmine Trinca e Louis Garrel.

Il Guardian ha chiesto ai lettori di svelare il dietro alle quinte delle loro videochiamate

29 Aprile 2020

Il tweet del diplomatico Ohad Zemet, che ha mostrato il reale scenario delle sue video-conferenze di lavoro (una stanza piena di giocattoli) ha riscosso molto successo: in molti l’hanno condiviso e, soprattutto, hanno accettato “la sfida”, mostrando le vere condizioni della loro postazione di lavoro. C’è chi, prima di una videochiamata, si organizza per mostrare a colleghi e clienti una versione di sé presentabile: magari si veste “da lavoro” soltanto a metà (e se diventasse una strana abitudine e continuassimo a farlo anche quando torneremo a uscire? Qui abbiamo provato a immaginare come ci vestiremo dopo la pandemia) o si piazza apposta davanti alla libreria. C’è chi addirittura seleziona con attenzione i libri da tenere sullo sfondo o gli oggetti da sfoggiare in bella vista sulla scrivania, ma anche le opere d’arte e gli oggetti di design da inquadrare “casualmente”. C’è chi segue i consigli di Tom Ford e posiziona il pc in modo da risultare il più fotogenico possibile. E poi c’è chi non ha tempo né voglia di impegnarsi tanto, e si accontenta che la telecamera non inquadri la figlia che dorme sotto il tavolo a pochi metri di distanza.

Ispirandosi al tweet di Ohad Zemet, il team del Guardian ha deciso di condurre una specie di indagine sulle condizioni del luogo in cui lavoriamo e sulla differenza tra la realtà e quello che mostriamo agli altri durante videochiamate, videoconferenze e dirette. «Stiamo cercando le foto dei due te stesso», si legge nell’annuncio: «quello che i tuoi colleghi vedono sullo schermo e la realtà, che spesso è molto più incasinata». Per partecipare, quindi, basta inviare due fotografie: una dell’area di lavoro mostrata della webcam e una della vera area di lavoro a  con l’oggetto “Lavorare da casa”. David Fanner, Head of multimedia di Guardian Austrialia, ha aperto le danze svelando che durante le videocall se ne sta praticamente sdraiato sul divano indossando degli Ugg.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.