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Un video del New York Magazine mostra New York durante il Coronavirus
Her di Spike Jonze è ambientato a Los Angeles. Eppure viene in mente il dramma intimo sulla solitudine con protagonista Joaquin Phoenix guardando il video del New York Magazine dedicato alla città di New York durante queste settimane che, considerata l’epicentro della pandemia da Coronavirus negli Stati Uniti, si è svuotata quasi del tutto al fine di fermarne la diffusione.
I tassisti sono fermi, senza passeggeri, in fila sulla 42esima strada, una delle arterie principali di Manhattan. Quella che attraversa Times Square e che nei frame appare sinistramente e insolitamente deserta. Riproponendo quel senso di “grande vuoto” di cui aveva scritto anche il New York Times. Con oltre 188 mila casi confermati nella notte di domenica 12 aprile solo nella metropoli, nel video prodotto da Phillip e Anthony Reed gli scorci su Manhattan, con il Chrysler Building sullo sfondo e in primo piano altre strada deserte, evocano l’idea di una città che si è scoperta vulnerabile.
Le lavatrici nelle lavanderie a gettoni non girano più. Le scale mobili si sono svuotate. «È stato surreale e rassicurante vedere la città così tranquilla», ha detto Phillip Reed circa il cortometraggio realizzato insieme al fratello. «Mentre riprendevamo, la sensazione era quella di stare assistendo a un frammento di storia del mondo».

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